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Nella nuova scuola non c’è posto per i professionali

Da quando si parla di riforma della scuola, ci siamo chiesti quale fine avrebbero fatti gli attuali istituti professionali. Il precedente governo di centro-sinistra con la riforma del Titolo V della Costituzione non lasciava dubbi, il nuovo art.117, tra le competenze esclusive delle Regioni comprende  appunto la formazione professionale. La sorte degli IPSIA, IPSARR, etc. era segnata. La riforma della scuola voluta dal centro-destra inserendo nei licei gli istituti tecnici, faceva sperare in una sorta di licealizzazione dei professionali e in un primo momento il termine “campus” in qualche maniera lo lasciava intendere. E’ bastato però, leggere le tabelle di confluenza per capire che invece è stata decretata la fine di scuole come: l’alberghiero, il marittimo, il calzaturiero etc. che verranno affidati alle Regioni con il rischio di una frammentazione che sicuramente vedrà diversificare i percorsi di studio ed i relativi titoli.