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Una scuola come si deve?

Nel panorama politico italiano più che mai caratterizzato dal solito immobilismo e dal classico italico cerchiobottismo, capita di notare talvolta qualche segno di vitalità. Vale la pena di segnalare gli interventi nei vari dibattiti televisivi e radiofonici, nonché allo stesso congresso della Rosa nel Pugno, dell’on. Boselli a difesa della scuola pubblica di Stato. Con una chiarezza inusitata e un linguaggio una volta tanto diverso dal solito politichese, l’on. Boselli ha espresso idee e concetti largamente condivisi dal mondo della scuola. Ciò dimostra una sensibilità nei riguardi della tutela dell’istruzione pubblica e della scuola statale che dovrebbero essere propri di tutto il panorama politico. Purtroppo ciò non avviene, ma gli accorati appelli dell’on. Boselli alla tutela della scuola di Stato e della sua laicità non possono che riscuotere il consenso e l’apprezzamento di chi nella scuola lavora quotidianamente. Auspichiamo che l’intero schieramento di centro-sinistra si renda conto che con l’eterna ricerca di improbabili compromessi non si troveranno mai soluzioni efficaci ai problemi della nostra scuola. Vogliamo sperare che la competenza tecnica di Romano Prodi e gli slanci ideali dell’on. Boselli trovino forza e consenso sufficienti per superare definitivamente certe scelte politiche imposte in passato da sedicenti riformisti, di destra e di sinistra, lontani anni luce dai reali problemi della gente e del mondo della scuola. Grazie quindi a tutti quelli che si stanno battendo e si batteranno per una scuola pubblica, laica e di qualità.
Proff. Cesare Rovere e Liborio Butera