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Il governo amico della scuola

In questi giorni stiamo assistendo ad una campagna di disinformazione da parte dei sindacati e dei media in generale che, alla faccia della libertà di stampa e di informazione, stanno deviando l’attenzione su altre tematiche (furto del TFR giusto per fare un esempio), nascondendo i pesanti tagli di risorse alla scuola. Ma iniziamo a vedere qualche dato concreto per renderci conto delle vere intenzioni dell’Esecutivo:

15.000 insegnanti e 3.000 Ata in meno causati dall’aumento del rapporto alunni/classe dello 0.4 (stabilito dalla Finanziaria ed attuato con la recente Cm 19/2007) che porterà, oltre al taglio di posti di lavoro, ad aumentare il già attualmente insostenibile numero di alunni per classe di 1 o 2!! Ancora più intollerabile è che questa diminuzione di posti di lavoro sia mantenuta nonostante un aumento di 28.000 alunni/e per il prossimo anno scolastico;

10.000 posti verranno soppressi agli organici per il sostegno con l’applicazione di criteri più rigidi per l’assegnazione del sostegno;

9.000 posti di insegnanti di inglese alla scuola elementare verranno tagliati, eliminando l’insegnante specialistico;

17.000 posti per i docenti e 3.000 per gli Ata negli Istituti Professionali, non ci saranno più con la riduzione di alcune ore del tempo-scuola per gli studenti;

5.000 insegnanti posti fuori-ruolo per motivi di salute ed attualmente utilizzati, prevalentemente, come bibliotecari scolastici, verranno trasferiti ad un’altra Amministrazione e licenziati se non verrà trovato un altro posto di lavoro. 

Per fortuna conservo le promesse fatte in campagna elettorale, uno di questi giorni con più calma le pubblico.