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La Ferrari del dopo Schumacher, nonostante le irregolarità McLaren, centra con Raikkonen il titolo al primo colpo.

Grande gioia a Maranello, la Ferrari orfana di Schumi (e per questo data da molti per spacciata) ha centrato al primo tentativo la vittoria mondiale con Kimi Raikkonen. L’ultima gara che ha sancito la vittoria della casa automobilistica più prestigiosa al mondo, è stata entusiasmante e letteralmente da cardiopalmo. Abbiamo seguito noi di A Ruota Libera gli ultimi 15 giri praticamente in apnea e con il battito a mille. Nonostante l’ottimo inizio e la situazione che è volta al meglio sin dai primi giri il timore della beffa è stato vivo fino all’ultimo ma alla fine è andata e ci possiamo godere in tutta serenità la Ferrari della nuova era vittoriosa e splendente dopo una stagione meritevole solo di applausi. Complimenti anche allo sconfitto Lewis Hamilton, un grande campione che ha seminato entusiasmo per tutta la stagione ma che alla fine si è arreso alla superiorità della “Rossa”. Grandissima gara a Interlagos di Felipe Massa, giunto secondo sul traguardo di casa sua, straordinario pilota che ha contribuito pesantemente alla vittoria finale di Kimi. Auspichiamo una grande sua stagione nel prossimo campionato e magari anche la vittoria finale. Il pezzo si poteva chiudere così, invece, ecco il colpo di scena, il rosso che si colora di giallo. I giudici congelano la vittoria della Ferrari per un presunto caso di irregolarità: Le due Bmw Sauber e le due Williams sono state a lungo sotto inchiesta poiché al termine delle verifiche tecniche post gara il campione di benzina prelevato era risultato non conforme al regolamento (GdS). Per questo motivo la FIA aveva ufficializzato l’apertura di un’inchiesta, ciò significava che Hamilton invece che settimo avrebbe concluso la gara al quarto posto vincendo così il mondiale. Per la Ferrari si sarebbe trattato dell’ennesimo colpo basso, alla fine, per una volta, ha prevalso la ragione e alle 2:00 Kimi Raikkonen è stato laureato campione del mondo. La McLaren ovviamente non ci sta e con la solita faccia tosta ha presentato ricorso, bisogna saper perdere, recitava una canzone.