economia e lavoro

Titolo Juve in caduta libera, lo denuncia un’azionista.

C’è una notizia che giorni fa’ ha riportato la Gazzetta dello Sport, ma che è passata inosservata. Chi l’ha letta l’ha bollata come un’indiscrezione simpatica, quasi umoristica.

Il fatto è accaduto durante l’ultima assemblea degli azionisti della società Juventus. Luisa Anelli, azionista e presente in sala, ha preso la parola sottolineando di essere simpatizzante dell’Inter, ma di aver fatto un discreto investimento anche sulla società bianconera: “Sono una simpatizzante nerazzurra. Ma sono qui come azionista per votare contro il bilancio perché quella che viene definita una perdita contenuta in realtà è un dissesto per i nostri capitali, visto che il titolo è sceso da 3,7 a 1,27 euro”. Questa novella “grilliana” ha coraggiosamente sottolineato il rischio di un dissesto finanziario, con pesanti perdite per gli investitori, un po’ come avvenne, esasperando il concetto, per il caso Parmalat. Il buon Cobolli Gigli, dopo aver preso atto delle rimostranze, è stato costretto a dargli ragione: “l’attuale quotazione in Borsa della Juventus – si è giustificato – è inferiore rispetto al suo reale valore, che certo deve essere più alto”. Qualcuno in sala simpaticamente ha invitato la signora a verificare il bilancio dell’Inter, ma anche in questo la signora Anelli è stata determinata: “Le perdite il mio presidente Moratti le paga di tasca propria, qui invece le paghiamo noi azionisti”. Risposta ficcante, che ha sollevato il brusio generale costringendo la signora ad abbandonare l’Assise. A questo punto mi auguro che chi di dovere verifichi tale situazione, spiacerebbe che una squadra come la Juventus rischiasse il crack finanziario, ma spiacerebbe ancor di più che a rimaner fregati questa volta non siano le squadre avversarie ma gli azionisti.