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Eyjafjallajoekul. Sarà colpa sua se avremo un’estate “fredda”?

Ogni volta ci allarmano (inutilmente) con qualcosa di nuovo. E le notizie, si sa, corrono veloci ma vanno ridimensionate. Marina Baldi, climatologa del CNR, ha detto in un’intervista rilasciata a “RaiNews24” che ”Possiamo solo sperare che l’eruzione duri poco e che le ceneri si disperdano rapidamente” [link]. Eyjafjallajoekul, il vulcano islandese dal nome impronunciabile di cui si parla da qualche tempo [link], a causa delle sue ceneri potrebbe portarci una stagione estiva “freddina”, rispetto alle temperature a cui l’Europa è abituata.
Nel 1816, dei mutamenti climatici furono causati dall’eruzione vulcanica del Tambora nell’isola di Sumbawa (Indonesia). Negli strati superiori dell’ atmosfera furono immesse notevoli quantità di ceneri, provocando un abbassamento delle temperature e disastrosi raccolti.