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Bonus 40 punti ai precari della scuola – Esce dalla porta ma potrebbe rientrare dalla finestra

Il bonus, tanto vuluto dal leghista Pittoni, non è presente nel pacchetto che porta il suo nome, dunque non c’è nel decreto sullo sviluppo, ma attenzione ciò non significa che sia sparito del tutto, gli uomini in verde lo potrebbero presentare in Aula durante l’iter di approvazione della legge.

Vediamo invece cosa resta nel pacchetto Pittoni:
potrebbe esserci (a sorpresa) il ritorno del punteggio di montagna e quello per l’insegnamento in istituti posti in zone svantaggiate, anche in questo caso siamo certi che polemiche e ricorsi non tarderebbero ad arrivare. Il passaggio che introdurrebbe questa “novità” si trova al comma 17, aggiungere in fine i seguenti periodi: I docenti di ruolo che fanno espressa richiesta di servizio nelle scuole insistenti nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità etniche e/o linguistiche, e che sono residenti in loco e dimostrano di dimorare abitualmente nei medesimi territori è attribuita precedenza di nomina nell’ordine della rispettiva graduatoria, nei trasferimenti, nei passaggi di cattedra e negli incarichi a tempo indeterminato. Al personale docente a tempo determinato, assegnato a pluriclassi, che presta effettivamente servizio in modo continuativo nelle scuole di cui al periodo precedente si applicano i benefìci previsti dall’articolo 3, secondo comma, della legge 1o marzo 1957, n. 90.

La cosa certa in tutta questa (triste) faccenda, giocata sulla pelle dei precari è che qualsisi cosa tocchi la Lega il risultato è il caos assoluto.