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Ecco le nuovissime intercettazioni telefoniche fra la Santanchè e Briatore, il bunga bunga prosegue…

Il Bunga Bunga continua, almeno stando alle intercettazioni pubblicate da La Repubblica che riportano una chiacchierata fra Daniela Santanchè e Flavio Briatore. Dalle intecettazioni emergerebbe che Berlusconi avrebbe cambiato solo villa, dunque non più ad Arcore ma in un’altra meno in vista, pare che il sesso per lui sia una vera e propria malattia. Sempre secondo le intercettazioni (che potete leggere qui di seguito), Berlusconi lascerebbe andar via le escort dopo che queste si dicono “sfinite”. Sempre nelle intercettazioni si delineano anche i ruoli di Emilio Fede e di Lele Mora.


SILVIO E’ MALATO.

Santanchè: «Ma sei sicuro che lui (Berlusconi) ha ripreso?».
Briatore: «Al cento per cento».
S: «Io sono senza parole … ma perché insiste (con il bunga bunga)?»
B: «É malato, Dani! Il suo piacere è vedere queste qui, stanche, che vanno via da lui. Stanche, dicono. Oh, che poi queste qui ormai lo sanno! Dopo “due botte” cominciano a dire che sono stanche, che le ha rovinate».

E’ CAMBIATA LOCATION.

B: «Mora mi ha detto che “Tutto continua come se nulla fosse”».
S: «Roba da pazzi!».
B: «Non più lì (ad Arcore), ma nell’altra villa (…) Tutto come prima, non è cambiato un cazzo. Stessi attori (…) stesso film, proiettato in un cinema diverso (…). Come prima, più di prima. Stesso gruppo, qualche new entry, ma la base del film è uguale, il nocciolo duro, “Cento vetrine”».
S: «Ma ti rendi conto? E che cosa si può fare?».
B: «Lele è stato da me due ore, mi fa pena. Dice. “Fla, mi hanno messo in mezzo. E sono talmente nella merda che l’unico che mi può aiutare è lui (Berlusconi), sia con la televisione, sia con tutto. Faccio quello che mi dicono, faccio quello che mi chiedono”. E poi quella roba di Fede! È indecente».

EMILIO FEDE.

B: «(Fede) non ha più parlato con il Presidente e sembra che abbia comprato delle case alla Zardo, con tutti ‘sti soldi. Ma pensa che deficiente».
S: «Madonna mia!»
B: «E poi (Fede) è andato a dire al presidente: “Erano i soldi che gli ho prestato”. Invece non è vero, figlio di puttana”».
S: «Che gentaglia».

TREMONTI CONTRO BERLUSCONI
Il 7 aprile, alle 19.33, Flavio Briatore e Daniela Santanché affrontano vari argomenti e cominciano dall’economia.
S: “Ieri sono andata da Geronzi. Questo casino che è successo, Della Valle contro Montezemolo”. Geronzi è Cesare Geronzi, che si è appena dimesso dalla presidenze di Generali, i due sono gli imprenditori che gli hanno mosso contro.
B: “C’è anche Tremonti, che gli ha dato una mano. Come azionista Generali, Geronzi voleva fare un po’ il politico, il papà della cupola, no?”.
S: “Geronzi mica finisce così. E mica questi penseranno che lui sta lì, senza colpo ferire”.
B. “No, no, ma ha 75 anni”.
S: “Bollorè è con lui”, Vincent, vicepresidente del gruppo triestino. “E non credo che Bollorè molli Geronzi”.
B: “Non fidarti mai dei francesi. Quando c’è bisogno, non ci sono mai”.
I due parlano di Mediobanca e di un’operazione di Della Valle e Montezemolo “con i treni” per ingraziarsi il ministro Giulio Tremonti, tanto che il sottosegretario conferma le indiscrezioni dei giornali, sempre smentite: “Di fatto, Tremonti è stato contro Berlusconi”.
B: “Tremonti ha dato la spallatina finale, eh?”.
S: “Senza i suoi tre voti non era così”.

GUERRA IN MEDIOBANCA, SE PERDE GERONZI…
B: “Siamo nelle mani di Dio qui, eh? Perché – continua – ieri sera, l’altra sera, ho saputo che c’era stata un’altra grande festa lì, eh?”.
S: “Ma tu pensa!? E che cazzo dobbiamo fare!?”.
B: “Ha ragione Veronica, è malato. Perché uno normale non fa ‘ste robe qui. Adesso Lele, che gli continua a portare, a organizzare questo, è persino in imbarazzo lui! E dice: “Ma io che cazzo devo fare?””.
S: “Va beh, ma allora qua crolla tutto”.
B: “Daniela, qui parliamo di problemi veramente seri di un Paese che deve essere riformato. Se io fossi al suo posto non dormirei di notte. Ma non per le troie. Non dormirei per la situazione che c’è in Italia”.
S: “E con il clima che c’è, uno lo prende di qua, l’altro che scappa di lì”.
B: “Brava, il problema è che poi la gente comincia veramente a tirar le monete”.
S: “Stanno già tirando”, e insultano pure.

IN RAI UNA MIA CARISSIMA AMICA.

S: «E Berlusconi ha fatto fare a me l’accordo. Ho fatto l’accordo con Masi, e quindi tra il 7 e il 9 aprile viene nominata Lei, perché sai, una mia carissima amica…».
B: «Bene, meglio avere qualche amico in più».
S: «In un mondo… ».
B: «Di merda, guarda!».

QUI CROLLA TUTTO.

B: « … ieri sera, l’altra sera, ho saputo che c’era stata un’altra grande festa lì, eh?».
S: «Ma tu pensa!? E che cazzo dobbiamo fare!?».
B: «Ha ragione Veronica, è malato. Perché uno normale non fa ‘ste robe qui. Adesso Lele, che gli continua a portare, a organizzare questo, è persino in imbarazzo lui! E dice: “Ma io che cazzo devo fare?”».
S: «Va beh, ma allora qua crolla tutto».
B: «Daniela, qui parliamo di problemi veramente seri di un Paese che deve essere riformato. Se io fossi al suo posto non dormirei di notte. Ma non per le troie. Non dormirei per la situazione che c’è in Italia».
S: «E con il clima che c’è, uno lo prende di qua,l’altro che scappa di lì».
B: «Brava, il problema è che poi la gente comincia
veramente a tirar le monete».
S: «Stanno già tirando».

FINE