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Ministero dello Sviluppo economico finanzia i prodotti del Made in Italy taroccati arricchendo le “agrimafie”

I finanziamenti del Ministero dello Sviluppo economico ai prodotti taroccati è la sconcertante rivelazione firmata dal rapporto della commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione, che verrà presentato oggi nella sede nazionale di Coldiretti. Il fenomeno è quello dell’italian sounding: prodotti spacciati per italiani mediante un packaging che gioca sulla bandiera tricolore, lo stivale e denominazioni varie. E riguarda vini, salumi, formaggi, pasta. Il caso più paradossale è quello della Simest Spa, società nata nel 1990, il cui capitale è detenuto al 76% dal Governo Italiano tramite il Ministero dello Sviluppo economico e nata per promuovere all’estero l’attività di imprese italiane. Con un gioco di quote sociali in altre società, la Simest possiede quote in una società che produce in Romania formaggi ottenuti con latte ungherese e romeno, sulle cui confezioni però campeggiano marchi fallaci: Dolce Vita, Toscanella, Pecorino. La Simest poi promuove le vendite all’estero di bresaola uruguaiana e culatello americano, ma c’è anche la Barbera prodotta in Romania, il pesto della Pennsylvania, il San Daniele canadese, il Chianti Californiano. Poi nella bottega dei falsi made in Italy anche San Marzano made in Usa, Pompeian Oil del Maryland e Salamot Piquant Calabrese del Canada.
Il volume d’affari delle agromafie ammonta oggi a 12,5 miliardi di euro (il 5,6 per cento dell’intero business criminale). E’ quanto emerge dai dati Coldiretti/Eurispes contenuti nella prima relazione sulla contraffazione e pirateria nell’agroalimentare elaborata dalla Commissione Parlamentare di inchiesta.

via Club di Papillon