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Quando l’enogastronomia “inguaia” la politica

Dopo gli spaghetti al caviale di Lusi, un’altra vicenda di gola mette nei guai un uomo politico, il sindaco di Bari Emiliano, che riceveva in un sol colpo ostriche imperiali, scampi, noci imperiali, astici e cozze pelose. Ma questo è solo un capitolo della saga cibo e potere, come viene riassunta su Repubblica, da Filippo Ceccarelli che nel libro nero dell’enogastronomia politica mette anche la cassata da 11 chili ricevuta da Berlusconi, le forme di Parmigiano regalate da Prodi a Kohl fino ai pecorini che Calvi riceveva da Carboni. E per dimostrare come l’enogastronomia politica sia sempre in voga, oggi su Repubblica, Alessandra Longo definisce la “politica dello strudel” quella inaugurata dal sindaco di Trieste in visita a Vienna.

via Club di Papillon

Twitter: @liboriobutera