Adriano Olivetti, il più grande di sempre
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Chi era Adriano Olivetti? La RAI lo racconta con una fiction

Pubblichiamo una brevissima sintesi che ripercorre la vita di un grandissimo italiano, l’autore è Danilo Ramirez

Adriano Olivetti   (Ivrea 1901, Aigle 1960) fu una figura straordinaria e di grande impatto nella società italiana del dopoguerra.
Laureato in ingegneria chimica nel 1924, Olivetti entrò nella azienda di famiglia dopo un soggiorno studi negli Stati Uniti e ne divenne presidente nel 1938. Sotto la sua direzione l’Olivetti divenne la prima azienda al mondo nel settore dei prodotti per ufficio ma la poliedrica intelligenza di Adriano non si fermò a questo che già può essere considerato un grandissimo risultato.
Olivetti fu sindaco di Ivrea e deputato al parlamento, diresse il piano regolatore della Valle d’Aosta e fu presidente dell’istituto nazionale di urbanistica. La sua avventura più sorprendente iniziò tuttavia nel 1948 quando fondò a Torino il “Movimento Comunità” attraverso il quale voleva realizzare la sintesi tra la cultura tecnico-scientifica e quella umanistica. Negli anni 50 fece giungere a Ivrea moltissimi intellettuali che furono impegnati in differenti campi disciplinari. Sociologi, architetti, scrittori, studiosi della politica e dell’organizzazione industriale lavoravano ad un progetto che poteva apparire pura utopia ma con la ferma convinzione da parte di Olivetti: una concezione del lavoro che considerava come obiettivo principale il miglioramento della società e non il profitto.
Per realizzare questo obiettivo Adriano Olivetti non faceva beneficenza, come molti industriali del suo livello, ma realizzava situazioni pratiche: alloggi, asili, programmi culturali e assistenziali attraverso i quali l’azienda forniva le condizioni di vita ideali ai propri lavoratori e alle loro famiglie.
Un’idea straordinaria che fu troncata dalla morte improvvisa di un uomo che precorreva i tempi al punto tale da porre per primo i problemi del rispetto dell’ambiente, delle risorse naturali, del territorio, in quegli anni del dopoguerra durante i quali il boom industriale convinceva il mondo che la terra fosse un gigantesco e inesauribile giacimento di materie prime da sfruttare senza limiti.
Adirano Olivetti, forse un visionario, di sicuro una mente illuminata dedicata al miglioramento dell’umanità.