il mangiarozzo, la guida lowcost
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Il Mangiarozzo 2014 è in libreria ad un prezzo ancora più conveniente

Il Mangiarozzo 2014 sempre più anti crisi Oltre 1300 tavole dove spendere meno di 45 euro un taglio quasi del 40% al prezzo di copertina e tanti sconti per chi mangia in compagnia del libro.

“È una sfida anche questa, ma noi del Mangiarozzo siamo abituati alle sfide. Quando tutti parlavano della cucina (avan)spettacolo, noi abbiamo difeso quella di tradizione. Quando tutti magnificavano gli chef-star, noi siamo tornati a dare giusto protagonismo alle cuoche d’Italia e ora che tutti si sono accorti della cucina da trattoria, noi rivendichiamo il nostro primato: siamo i soli a fare un libro anti-crisi. Come? Tagliando di quasi il 40% il prezzo di copertina”. È un Carlo Cambi puntuto a presentare la nona edizione de Il Magiarozzo che nella veste 2014 esce ancora più ricco di contenuti, completamente rinnovato, con oltre 1300 indirizzi di tavole dove si mangia bene, secondo territorio e tradizione e dove si spendono in media meno di 45 euro per un pasto completo. “Ci è sembrato giusto – a me e al mio editore la Newton Compton – fare un investimento in consapevolezza. Potevamo fare in tempi di acutissima crisi un libro che si prefigge di difendere la tradizione gastronomica e la fatica dei ristoratori senza fare anche noi un sacrificio? No. Ma io – nota Carlo Cambi che anche quest’anno affianca come maestro del gusto Antonella Clerici a La Prova del Cuoco tutti i martedì su Rai 1 – non ho inteso il taglio del prezzo del libro che ora è di 12,90 euro come un impoverimento. Anzi quest’anno io, Petra Carsetti, che di fatto è la coautrice de Il Mangiarozzo,  Giulia Canuto che è la nostra più fidata collaboratrice, abbiamo messo ancora più impegno nel redigere le schede, verificare le tavole, rinnovare il libro che è per circa il 40 % degli indirizzi del tutto inedito. Considero il taglio di prezzo un investimento a difesa della nostra migliore tradizione gastronomica e un investimento per la difesa della cultura del buon mangiare e della cultura attraverso i libri”. Anche quest’anno Il Mangiarozzo – che non contiene nessun tipo di pubblicità né mai ne ha richiesta a nessun ristorante recensito per una totale trasparenza – offre altri vantaggi ai suoi lettori. Oltre metà delle trattorie ha infatti accettato di fare uno sconto o un omaggio a chi si presenta in compagnia dell’edizione 2014. “Questo è un modo per battere la crisi – commenta Carlo Cambi – e per costruire quel circuito virtuoso tra chi agisce e chi fruisce della cucina indispensabile a salvaguardare il nostro patrimonio gastronomico. Al contrario di altri che tengono per se i vantaggi della pubblicità, noi abbiamo scelto di incoraggiare ostesse e trattori a coccolare i loro clienti. Il Mangiarozzo si alimenta solo delle vendite in libreria e dell’App per gli smartphone ma vive per la soddisfazione dei propri lettori e per il giusto riconoscimento dell’impegno dei ristoratori”.  Anche quest’anno Il Mangiarozzo segnala i dieci ristoranti del cuore: Laboratorio del Gusto a Firenze, Osteria Scottadito Tagliavento a Bevagna (PG), Il Salone dei Granai La Magione Papale a L’Aquila, Ristorante A Viassa a Dolceacqua (IM), Ristorante La Locanda a Montecchio (TR), La Taverna dei Poeti a Capoliveri (Isola d’Elba, LI),  Ristorante Arca ad Alba Adriatica (TE), La Masseria a Montoro Inferiore (AV), La Locanda di Tommaso a Castelnuovo Berardenga (SI), La Caciosteria due Ponti a Sambuca Pistoiese (PT). Il che non significa che si facciano classifiche o si diano punteggi. Significa semplicemente che sugli oltre 1300 indirizzi segnalati e recensiti ce ne sono dieci che hanno particolarmente emozionato l’autore. I canoni di selezione sono quelli consueti. Il Mangiarozzo sceglie i ristoranti che hanno una storia osono in luoghi storici, che hanno una conduzione familiare o un servizio accogliente, che fanno cucina di tradizione e di territorio, che praticano un conto per un pasto completo bevande escluse al di sotto de 45 euro. Nel saggio iniziale dell’edizione 2014 Carlo Cambi mette a fuoco i temi legati alla crisi dei consumi, all’impoverimento dell’offerta gastronomica e alla necessità che la cucina sia sempre più in sintonia con la nostra migliore agricoltura. “Sono persuaso – afferma il Maestro del Gusto de La Prova del Cuoco – che vada fatta un’opera di rialfabetizzazione gastronomica. Bisogna spiegare che il consumo alimentare è contemporaneamente un atto politico, agricolo, economico, antropologico-sociale e culturale. Ed è su questi aspetti che abbiamo insistito quest’anno nel raccontare le nostre trattorie e osterie d’Italia.” Come di consueto Il Mangiarozzo 2014 si presta a una triplice chiave di lettura. E’ sicuramente un prezioso consigliere per trovare il pasto giusto nel posto giusto, ma è anche un viaggio per profili, immagini, paesaggi e sensazioni nell’Italia del buono ed è pure un racconto delle nostre identità culturali. Insomma unlibro da consultare, da usare, ma anche da leggere e meditare che vuole restituire alla cucina il suo valore, a chi la agisce il giusto merito e a chi la fruisce il piacere del convivio, della scoperta e del benessere. In tutto e per tutto un libro anti-crisi  che abbatte il prezzo di copertina, che offre sconti ai lettori, che valorizza i ristoranti dal giusto prezzo e dove – come è ormai slogan consolidato – si racconta la cucina facendola essere “più che una questione di etichetta, una questione di forchetta”. Buon appetito e buona lettura!