No kids, la nuova tendenza dei ristoratori
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La notizia – Una volta l’ingresso era vietato ai cani, ora ai bambini

Il ristorante Sirani di Bagnolo in provincia di Brescia ha introdotto un nuovo regolamento, i bambini dopo le 21 non potranno più accedere (e i cani?), ma la cosa interessante e’ che non è una novità, la regola e’ stata introdotta ben sette anni fa, strano che nessuno se ne sia accorto e se ne stia parlando solo adesso. Anche noi facciamo mea culpa, anche se non frequentiamo da anni quella zona.
A sollevare la questione no kids e’ stato il quotidiano Libero che ha voluto evidenziare come questa tendenza nata altrove sia sbarcata anche nel nostro Bel Paese e a quanto pare non riguarda solo la ristorazione ma anche alberghi, locali e perfino voli aerei.
Siamo convinti che se un tale divieto avesse riguardato gli animali, gli animalisti sarebbero già in rivolta, gli “umanisti” sono più accomodanti, Feltri ad esempio scrive: “Non è poi così balzana, basta considerarla per quello che è, un modo per evitare a chi voglia stare in pace di correre il rischio di essere scocciato da vagiti, pianti, gridolini e strepiti”. La soluzione, però, per Feltri è semplice: basta il buon senso dei genitori per capire quali locali siano adatti ai bambini e quali meno”.
“Da noi nessuno lo vorrà mai ammettere – chiosa Piccinelli su Italia A Tavola -, ma garantisco che nei locali più trendy il bambino non è mai ben visto”. In rete però si leggono critiche feroci, noi siamo per l’educazione al gusto e alla buona cucina, dunque perché non iniziare già da bambini?