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Coldiretti Vercelli-Biella: “Germogliano i kiwi, coltura che cresce ed è diventata distintiva per l’areale occidentale delle nostre due province”

VERCELLI/BIELLA, 28 aprile – In perfetto orario sul calendario primaverile, con lo stabilizzarsi della bella stagione i kiwi del Vercellese e Biellese sono ormai pieni di gemme: è l’evidenza di una coltura in crescita costante sul territorio, anche se i produttori non vivono sonni tranquilli per la minaccia della ‘batteriosi’ un flagello che, soprattutto nel sud del Piemonte, ha colpito senza scampo moltissimi impianti.

Negli ultimi anni la produzione dell’areale (che da Borgo d’Ale e Cigliano si estende al basso lago di Viverone e alle zone limitrofe del Canavese) ha raggiunto i 500 ettari con una crescita di oltre il 10%: Piemonte Lazio sono le regioni maggiormente interessate da questo sviluppo colturale, e ciò ha consentito all’Italia di scalzare il primato della culla “storica” neozelandese.

“E’ un prodotto molto richiesto dal mercato sia all’Italia che all’estero – spiegano Paolo Dellarole e Marco Chiesa, presidente e direttore di Coldiretti Vercelli Biella – e il nostro territorio ha saputo ben posizionarsi su questo segmento, tanto che il kiwi è diventato uno dei prodotti simbolo del territorio”.
E il trend commerciale positivo, con nuovi mercati negli Emirati Arabi, Russia e Corea del Sud (oltre alle tradizionali destinazioni europee dalla Francia alla Germania, dalla Svizzera al Regno Unito), spinge gli agricoltori ad aumentare le coltivazioni.

Il kiwi è una coltura che ha bisogno di tante attenzioni a partire dell’accoppiamento tra piante maschio e piante femmine, in un  rapporto 1 a 5: la pianta del kiwi (actinidia) è, infatti, dioica, cioè con piante che hanno solo fiori femminili (pistillifere) e altre solo fiori maschili (staminifere).
I fiori ricompresi in infiorescenze all’ascella delle prime foglie del germoglio sono fisiologicamente femminili (con antere abortite) o fisiologicamente maschili (con ovario rudimentale). Per poter poi ottenere frutti, vanno quindi coltivate sia piante “femminili” che “maschili”.

Ogni ettaro coltivato a frutteto ricomprende tra i 600 e i 650 alberi di kiwi: ora siamo nella fase dei “germogli”, un momento molto delicato dove il clima gioca un ruolo strategico, mentre fra ottobre e novembre ci sarà il raccolto.

Molte le proprietà naturali del Kiwi: ricco di fibre, il frutto è mediamente calorico (contiene infatti 44 Kcal per 100 grammi). Il contenuto di vitamina C è superiore a quello delle arance (più del 100% della RDA ogni 100 grammi: nel kiwi ci sono, infatti, 85 mg di vitamina C ogni 100 g, mentre in arance, limoni e pompelmi la quantità varia fra i 50 e i 60 mg). Le sue principali proprietà sono diuretiche, dissetanti, rinfrescanti e depurative: inoltre favorisce le difese naturali dell’organismo.

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