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La scuola italiana produce scarti sociali

Questo gravissimo fenomeno viene assolutamente ignorato da tutti coloro che gestiscono la formazione dei giovani nonostante le pesanti ripercussioni che esso ha sul funzionamento dell’intero paese.
Quanti sono i giovani che non concludono il ciclo degli studi superiori?
Migliaia ogni anno.
Il meccanismo è quello di farti sentire una nullità, assolutamente non adatto, e quindi metterti a margine.
Attenzione, è un meccanismo subdolo: ognuno di questi ragazzi ha delle potenzialità che vengono ignorate quando non addirittura mortificate.
Loro non sono degli scarti, sono lentamente convinti a diventarlo.
La scuola che ha come suo compito primario quello di aiutare i giovani a diventare dei cittadini onesti e responsabili, aggiungo anche quello di realizzare i loro interessi e le loro attitudini, in realtà è una formidabile macchina da guerra che distrugge personalità e aspirazioni.
Mi hanno detto che sono ignorante, che non capisco niente, allora smetto ma…cosa farò adesso?
Un rullo compressore implacabile nel quale gli insegnanti (perlopiù vecchi, demotivati, privi delle elementari nozioni di pedagogia, psicologia dell’età evolutiva e spesso anche di semplice umanità) si sentono giudici che decidono senza pietà il destino delle persone: in ogni classe due o tre sono intelligenti, tutti gli altri una marmaglia.
Ci rendiamo conto dell’effetto devastante che ha oggi questo genere di scuola sulla nostra società?
Vogliamo porre un freno a questo processo che mette una massa di giovani sulla strada senza minimamente preoccuparsi del loro futuro che poi è anche il nostro o meglio quello dei nostri figli?
Se la scuola sforna ogni anno migliaia di emarginati come farà la società a integrarli?
Urge un totale rinnovamento dei metodi educativi nella scuola italiana, sono totalmente superati.

Danilo Ramirez