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DDL Scuola – Andrea Scanzi deluso da questo PD

Si affida a Facebook il giornalista de Il Fatto Quotidiano per sottolineare l’amarezza per quanto sta accadendo alla scuola pubblica. Scanzi, uomo di sinistra, spiega perchè lo è sempre stato ed evidenzia il silenzio assordante di tutti quei personaggi che con un governo diverso oggi per lo stesso motivo affollerebbero le piazze. La sinistra ormai non c’è più, ci sono gli interessi di parte e gli interessi dei democratici sono diventati persino maggiori di quelli dei liberali, dunque ci penseranno loro ad annientare lo stato sociale, scuola in primis. Riporto su A Ruota Libera il pensiero di Andrea Scanzi, è inutile dire che lo condivido.

Uno dei motivi per cui mi sono sempre sentito di sinistra (una sinistra, politicamente parlando, morta con Enrico Berlinguer e che rivive al massimo ogni tanto con Landini) è l’amore per la scuola pubblica. Una delle mille prove di come Renzi non sia di sinistra, bensì un debolissimo – ma arrogantissimo – democristiano destrorso, è l’odio feroce che nutre nei confronti della scuola pubblica. E’ affascinante il silenzio pressoché totale dell’intellighenzia. Pensate se fosse stato Berlusconi a imporre la fiducia su una porcata come la “buona scuola”: sarebbero scesi in piazza, avrebbero fatto fiaccolate e cortei, sit-in e girotondi. Oggi, macché: gli va bene tutto. Quello che accadrà oggi è di una gravità inaudita: mettere la fiducia e ricattare il Parlamento sulla pelle dei precari, degli insegnanti, dei lavoratori. “O votate sì o i precari non li assumo”. Una indecenza enorme, ma che non stupisce: qualsiasi dittatura, anzitutto, opera affinché l’istruzione sia rasa al suolo. Le masse stupide sono più facili da plasmare, e per credere a una Boschi qualsiasi un po’ di ignoranza aiuta assai. Pur di far passare questo obbrobrio Renzi è disposto a tutto. Le figuracce alle Regionali gli hanno fatto (parzialmente) capire che il voto di scambio degli 80 euro funziona per qualche giorno, ma poi l’effetto scema. Così anche i voti di un partito inesistente – con più indagati che elettori – come Ncd diventa decisivo. E allora si salva Castiglione, e allora si salverà anche Azzollini, e fanculo la questione morale. Bisogna tenerseli buoni gli alfaniani, sempre ammesso poi che gli alfaniani ci capiscano qualcosa: il livello intellettuale è quello che è, infatti solo adesso si sono accorti che nella buona scuola ci sarebbe un codicillo sulla cosidetta “educazione di genere” (e a firmarlo è stato proprio uno di Ncd, tal Conte, che senz’altro neanche avrà letto quel che ha firmato). Siamo in mano a una mandria di arroganti incompetenti, con la scuola appesa a un ghiribizzo di Faraone o a un ricatto di Giovanardi. Poveri noi. E ancor più povera quella intellighenzia di sinistra, tipo Nanni Moretti, che tredici anni fa sapeva meritoriamente incazzarsi e oggi accetta tutto. Ma proprio tutto. Per quieto vivere. Per difesa della ditta. O perché da pompieri, e non da incendiari, si vive meglio.