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Educatori e precari esclusi dal bonus di 500 Euro, i primi ricorrono

La questione del bonus di 500 Euro destinati all’aggiornamento professionale e culturale dei docenti non lo percepiranno né i precari (abilitati e non) e nemmeno gli Educatori. Quest’ultima categoria di professionisti della scuola, ma anche i precari contribuiscono alla formazione degli studenti al pari dei docenti di ruolo. Resta dunque incomprensibile la scelta del governo Renzi e della ministra Giannini di escluderli dal beneficio.

Gli Educatori da sempre sono presenti nei convitti, ma anche negli istituti scolastici, svolgono il loro lavoro con la stessa professionalità dei docenti. Vittorio Balestrieri, Educatore del Liceo Europeo del Convitto di Napoli e appartenente al Coordinamento editoriale Andeisp, in una lettera inviatami (invito a scaricarla) spiega che “essere docente educatore di Convitto in un Liceo Europeo significa essere referente didattico a tutto tondo della propria classe di alunni affidati dalla prima alla quinta Liceo, ossia partecipare attivamente alla vita scolastica degli alunni, dalla programmazione all’attuazione didattica delle attività didattiche previste, e a tutti i consigli e collegi (che in base alle specifiche norme e note Miur di metà anni ‘90, da noi sono “perfetti” solo se “integrati” dalla presenza degli educatori) di un vero Liceo, somministrando prove e elaborati didattici e partecipando alla discussione didattica in classe e alla realizzazione del processo didattico di insegnamento e apprendimento degli alunni, grazie allo Studio Guidato dell’educatore e ai Laboratori Culturali da lui progettati e realizzati in maniera comune e condivisa col docente, e attuati ai sensi del progetto del Liceo Europeo”. Dunque perchè escluderli?

Per sanare questa ingiustizia, l’ANDEISP ha deciso di ricorrere, gli interessati possono contattarli collegandosi  al link https://www.facebook.com/groups/1671091486458265/ oppure inviando la propria adesione al seguente indirizzo: “loyde@libero.it” indicando i propri dati anagrafici, codice fiscale, numero di telefono e indirizzo pec (preferibile) o mail.

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