In volo con il drone: il santuario di Graglia
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In volo con il drone: il santuario di Graglia

Il drone e le riprese spettacolari

In volo con il drone: il santuario di Graglia

Sempre più spesso assistiamo in televisione o al cinema a riprese spattacolari realizzate non più con i classici e costosi elicotteri, ma con droni professionali dotati di telecamere ad alta definizione che negli anni stanno sostituendo le vecchie tecniche di ripresa dall’alto. I droni sono il futuro, ormai lo leggiamo da più parti. La stessa Amazon ne fa larghissimo uso per smistare i vari acquisti degli utenti. Leggevo su un sito di hi-tec che il colosso americano pare stia progettando una sorta di “nido d’api” gigante per consentire ai mini-elicotteri di muoversi in maniera più agevole, appunto come le api.

Il santuario di Graglia ripreso dal drone

Chi mi conosce sa che ho un paio passioni che coltivo da anni (in realtà sono di più, ma le altre magari le racconto in un altro post) la fotografia, le riprese video e la comunicazione in rete attraverso tutti gli strumenti offerti dal web, social network su tutti. Le riprese video con le quali negli anni ho raccontato un po’ di cose, alcune utili, altre futili, altre invece hanno portato tanta fortuna a chi è stato oggetto dei mi servizi video, ecc. Tali riprese le ho realizzate con la classica videocamera Hd, di recente anche con gli smartphone di ultima generazione e qualche lavoro è anche venuto bene, ma nulla di tutto ciò è paragonabile alle riprese che si possono realizzare con un drone. Nemmeno io lo immaginavo fino a quando non l’ho ricevuto come regalo di compleanno. Un giocattolo meraviglioso che in realtà giocattolo non è, anche perché si è soggetti alle regole dell’ENAC, occorre conoscere le tecniche di volo, di comando a distanza e le riprese dall’alto. Con il drone si possono eseguire lavori di ripresa professionali ed emozionanti.

Riprese dall’alto

Proprio con il drone ho realizzato un paio di filmati di prova, inizialmente recandomi in uno spazio aperto per evitarlo di sfasciarlo al primo volo o di farlo cadere in testa a qualcuno. Successivamente, complice la calura umida biellese che sta segnando questo mese di giugno e cercando un po’ di refrigerio ho realizzato sono capitato a Graglia, ne ho approfittato per effettuare un paio di riprese al bellissimo santuario e per un attimo anche io ho apprezzato l’emozione che vivono le rondinelle. Da quell’esperienza ne è nato un breve video che condivido con voi che di tanto in tanto vi soffermate a leggere A Ruota Libera, il mio blog.