Profondo come Oceano, il libro di Giuseppe Terrasi
arte e cultura

Profondo come Oceano, il libro di Giuseppe Triassi

Profondo come oceano. Edito da Edificare Universi. L’autore è un giovane cattolicese, Giuseppe Terrasi, che sin dalla tenera età si appassiona alla lettura. Inizia nell’età dell’adolescenza a scrivere, dopo aver maturato, fin dall’infanzia l’arte del raccontare ciò che viveva nel quotidiano e ciò che la fantasia gli suggeriva. Fantasia che gli ha permesso di accrescere la passione per la scrittura, a cui Giuseppe ha dato un posto di rilievo, e che gli ha permesso così, nel tempo, di coltivarla interiormente e di esternarne i suoi frutti. Ha vissuto negativamente la separazione dei genitori, interrompendo il percorso della scrittura, avvicinandosi alla Fede. L’amore per Dio lo si incontra nel suo Profondo come Oceano tant’è che inizia l’opera con un ringraziamento a Dio per la forza e per il sollievo che gli ha trasmesso nei momenti più cupi della sua esistenza.

Profondo come Oceano è stato presentato – assieme all’autore – dal professor Pietro Antonio Amato che ha guidato il lettore a scoprire capitolo dopo capitolo l’Amore con la A maiuscola tema centrale dell’Opera.

Di seguito la presentazione:

Profondo come oceano (breve presentazione a cura del relatore prof. Pietro Antonio Amato)

Profondo come Oceano, il libro di Giuseppe Terrasi

Il libro ha inizio a pagina 9 con un ringraziamento a Dio che all’autore è stato di sollievo nei momenti più cupi della propria esistenza; prosegue con un ringraziamento al padre Pietro per il supporto offertogli nel difficile e tempestoso viaggio della vita, alquanto turbinosa e buia; infine l’autore si rivolge ad Alessandra, figura ispiratrice e sostenitrice di un giovane in mezzo ad una tempesta di sentimenti che con grande fantasia e volontà è riuscito a trascrivere quanto di reale e fantastico abbia potuto immaginare.
Così ha inizio un viaggio guidato dalla fantastica Elisabeth figura angelica che, sempre a dire da parte dell’autore, conquista un posto nel suo cuore.
Ebbe così inizio una storia non facile da raccontare ma generata anche dall’invenzione che caratterizza il lavoro.
Profondo come oceano è un lavoro che nasce ed emerge proprio dal profondo della fantasia, dalla creatività romantica e dall’attenta riflessione su fatti e personaggi operata da parte dell’autore Giuseppe Triassi.
In premessa si notano brevi pensieri dedicati alla propria famiglia ed in particolare al padre Pietro verso il quale fluiscono pensieri di gratitudine e grande amore.
I suoi pensieri vanno altresì alle amiche, ad Alessandra che lo ha sostenuto particolarmente; a Dio che ringrazia per questo lavoro che ritiene un dono venuto dal cielo. Tale incipit ci fa pensare alla invocazione tipica del mondo classico quando i grandi poeti chiedevano l’aiuto e la grazia delle muse ispiratrici mentre si cimentavano nel comporre i propri scritti, solo che qui l’autore ringrazia sicuro del traguardo che raggiungerà ma che già sente dentro di se.

Le vicende narrate sono varie ma tutte legate da un filo conduttore che le amalgamano in una unica storia di un amore travagliato e travolgente tanto da diventare anche tragico nel suo alveo romantico che risente di un romanticismo ottocentesco avvicinandolo a quello inglese che tanta fortuna ebbe in quel periodo.
Le vicende sono varie e nella propria singolarità ricche di personaggi protagonisti dei propri momenti istoriati nella narrazione. (Si nota una ricerca psicologica dei personaggi con scavo interiore; una velata indagine delle varie storie narrate nei vari capitoli). Tutti i personaggi nel dialogare esprimono i propri concetti, ma in verità, è l’autore che li fa parlare mettendo così a nudo esigenze e realtà che solo un attento osservatore riesce a scoprire ed evidenziare tra concretezza ed invenzione, tra realtà e sogno.
La lettura richiede una profonda attenzione ed interpretazione onde evitare probabili disguidi nel seguire l’alternarsi delle vicende e dei personaggi che, infine, risultano ben amalgamati nel procedere delle vicende stesse che a volte possono appesantire la sequenza della traccia, realtà che viene resa lieve e scorrevole quanto ci si accinge nella lettura di un nuovo capitolo aperto con amene rappresentazioni a volte anche bucoliche tanto da riposare il lettore dall’eventuale pesantezza della chiusura della vicenda precedente. Bisogna vedere i fatti lasciandosi coinvolgere e osservare il tutto con gli occhi dello scrittore che resta sempre fedele alla sua fantasia calata in un realismo attivo come se l’autore lo avesse vissuto! Narra le vicende a cuore aperto con una dolcezza pura che viene fuori da una sensibilità tipica del poeta o scrittore che sia.

In un insieme di più storie la storia trascritta rimane unica intorno a cui ruotano più personaggi senza mai perdersi nel labirinto della narrazione stesa che affascina e travolge ad un tempo tanto da suscitare la voglia di leggere tutto in un’unica tornata ma non è tanto facile o, credo, possibile in quanto è richiesto un impegno serio e profondo come serio e profondo è stato l’impegno profuso dall’autore nel portare a termine tale fatica che ha generato gioia e letizia in noi cattolicesi per avere un nostro giovane che si dedica alla letteratura e al romanzo.

Certo molto c’è ancora da fare per raffinare stile e scorrevolezza nella semplicità dell’eternare sentimenti e fantasia ma si tratta di un giovane che nel sentimento romantico fa rivivere momenti d’altri tempi ancorati a valori educativi, socio-culturali, di cui la nostra società oggi ha tanto bisogno. È questo un valido messaggio per far si che da una piccola scintilla possa nascere un grande fuoco! Si spera che altri giovani seguano tale scia!
Tra le letture che possono colpire e suscitare le emozioni del lettore nel IX capitolo viene cesellato un avvenimento fatto di passione, amore, ora di motivo gioioso ora di motivo tragico.

È il momento in cui sta per celebrarsi il matrimonio tra Elisabeth e Abel ma lei è innamorata di Adam, fratello di Abel, e proprio davanti al celebrante dice: <>. È questo un errore fatale che la porterà a ritrovarsi nella notte tra le braccia di Adam mentre al mattino saprà del suicidio di Abel.
È questo un aspetto tragico del romanticismo di primo Ottocento che tanta fortuna aveva avuto anche con il romanzo inglese “Orgoglio e pregiudizio” di Jean Austen pubblicato il 28 gennaio 1813, ma rimane ancora indicativo il messaggio del dover superare le barriere sociali e cercare di essere liberi nei sentimenti in tempo utile senza prendere alla leggera il valore del sentire altrui.
Tra le note significative l’attenzione va rivolta al capitolo XI che sa molto, forse, di autobiografico o verosimilmente di autobiografico, ma certamente di interpretazione giovanile anche qui un grande amore nato e coltivato con minuziosa attenzione già in tenera età tra Costantine e Diana amore che viene stroncato da convenzioni ed interessi socio- economici della famiglia di lei che alla fine di un incontro fa capire con chiarezza che uno scrittore non fa al caso loro per un problema economico e nel momento in cui Costantine grida con impeto il suo interesse per il romanzo e dice: <> e così continua ancora <> (pag.94).

L’autore a mio avviso grida il suo credere nel proprio impegno e mostra la robustezza della sua volontà nel voler proseguire per il cammino intrapreso anche a costo di pagare, a volte, a caro prezzo il proprio volere. Si sente il coinvolgimento in cui si viene a trovare un giovane che sogna e crede in un domani che sa di ambizione ma anche di un forte credo nel proprio cammino lungo il difficoltoso sentiero della vita.
Un messaggio particolare viene rappresentato al capitolo XIV in cui si parla di ragazze che vengono educate per essere buone mogli e sono costrette a studiare: al mattino cucito e galateo the pomeridiano e bella grafia, al pomeriggio sauna lettura e piacere coniugale. Lady Libertine, insegnante, chiede ad Elisabeth di portarle il romanzo di Giulietta e Romeo la quale lo chiede ad un ragazzo, il solo che poteva vivere lì e che così dice: <>. Elisabeth risponde che ciò che va a finire male non fa per lei, si vede così senza veli un mondo che va in declino tra una tradizione romantica fatta di orpelli e cesellature e situazioni spesso tanto opprimenti così da portare al suicidio fisico o, peggio, interiore e di una nuova alba della vita rappresentata dalle aspirazioni di Elisabeth che, comunque, si proietta verso traguardi e conclusioni rosee fatte di serena armonia di una vita coniugale.

Lavoro fatto a largo raggio (argomentare vario)

A fisarmonica (argomenti che vanno e vengono ma con ordine senza rimanere impigliati nella ragnatela delle vicende)
Una vasta ragnatela di personaggi protagonisti più o meno legati in una storia costituendo un insieme armonico di cui alla fine unico e vero protagonista è l’autore Giuseppe Triassi.
Il romanzo si chiude in positivo emerge così l’aspetto sano in quanto come dono di Dio nell’opera si rappresenta anche la fiducia nelle proprie forze da parte del protagonista-autore.
È un romanzo che va approfondito capitolo per capitolo.
Le varie sequenze vanno viste come quadretti attaccati alle pareti per capitoli.
Possono apparire come scene da un film.
Analisi dei fatti; è un romanzo dell’impegno, da studiare a fondo per coglierne l’anima, diversamente i fatti rischiano di restare storielle comuni per una lettura spicciola e di poco conto.