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    Dell’umana natura

    Propongo di seguito la lettura di un passo delle Memorie del sottosuolo di Dostoevskij: si tratta di una visione quasi apocalittica (ma questa volta di un apocalittica non religiosa e senza escaton) di ciò che è, o potrebbe rivelarsi l’essere umano, un’acuta osservazione dell’uomo e della sua oscura natura, il lucido tentativo di sondare le scelte e le azioni dei propri simili. Sicchè, pur portando questa inquietante “profezia” molto lontano, il brano richiamato vuole essere da  stimolo a personali riflessioni, oltre ad offrire un mirabile esempio di capolavoro nella letteratura  russa:   “…che cosa ci si può mai aspettare dall’uomo, se è un essere dotato di così strane qualità? Ma…