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“I CEPPI DELL’UMANITÀ TORMENTATA SONO FATTI DI CARTA BOLLATA”

di Giorgio Mottola Responsabile Settore Scuola di Futuro e Libertà

Leggo da Wikipedia che “Un decreto ministeriale , nell’ordinamento giuridico italiano, è un atto amministrativo emesso da un ministro nell’ambito delle materie di competenza del suo dicastero; non ha forza di legge e, nel sistema delle fonti del diritto, può rivestire il carattere di fonte normativa secondaria, laddove ponga un regolamento”
“Tali regolamenti possono essere adottati con decreti ministeriali ed interministeriali e non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo. I decreti ministeriali ed interministeriali che assumono la denominazione di regolamenti sono assoggettati ad un procedimento di formazione più complesso in quanto adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al controllo della Corte dei Conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale”
Fin qui le fonti normative che delimitano gli ambiti del decreto ministeriale, ma quello che, a volte, appare incomprensibile ald un comune mortale è la quantità di pareri di enti e istituzioni che il provvedimento stesso ha necessità di essere correlato prima che possa essere adottato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
E’ il caso della modifica al DM 249 che da 8 mesi “viaggia” da un Ente all’altro (CNPI, CUN, CNAM, MEF, MFP) sommerso nel mare di pareri emanati, pareri interlocutori, richieste di chiarimenti, deduzioni e contro deduzioni e ancora … CDS, COMMISSIONI, CORTE DEI CONTI
Scriveva Franz Kafka che “I ceppi dell’umanità tormentata sono fatti di carta bollata”, e ,in effetti il labirinto della burocrazia è ben descritto nelle sue opere .
L’iter della modifica al DM 249 è la riprova dell’esistenza di quelle “sabbie mobili inarrestabili “ di cui parla Kafka e che portano l’uomo all’annichilimento della sua persona.