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Disabili, scuola e società: stagione dell’esclusione

Affido alle pagine del mio blog le varie fasi che hanno poi portato( o stanno portando) all’inclusione scolastica e nella società delle persone diversamente abili.

Ogni post, questo è il primo, conterrà la sua fase con i relativi riferimenti legislativi.

La prima fase riguarda l’ESCLUSIONE. E’ uno dei periodi più lunghi e più bui che hanno riguardato appunto i bambini nati con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali.

Gli Antichi Greci addirittura li sacrificavano agli dei o li arruolavano negli eserciti segnando così la loro fine. Nell’Antica Roma li sopprimevano per legge (legge delle XXII tavole) mentre i:

 

  • I latini accostavano la malattia alla volontà degli dei, ma anche ai vizi dei padri (da quanto si apprende dalle epistole inviate da Seneca all’amico Lucilio)
  • I secolo migliorano le condizioni, il medico si preoccupava più del malato che della sua professione (lo testimonia Seneca nel De beneficiis)
  • Gli antichi Romani, riprendendo le terapie mediche dovute ad Asclepio, sosteneva che i medicinali fossero dannosi e quindi  proponevano una terapia medica più gradevole: ginnastica dolce, massaggi, passeggiate e musica. Ancora utilizzati per chi ha la sindrome di down e forme di autismo
  • Nel Medioevo cessarono le soppressioni fisiche, ma i disabili continuarono ad essere emarginati.
  • Rivoluzione Francese: con la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo viene sancito il diritto all’uguaglianza per tutti gli uomini a prescindere dal ceto sociale, dal sesso, dalla razza e dalle condizioni fisiche e psichiche.

Concludo così la fase che riguarda l’esclusione senza entrare nel dettaglio perchè cruento e feroce. Seguirà in un nuovo post la fase della SEPARAZIONE.

Liborio Butera:
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