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Disabili, scuola e società: stagione dell’inserimento

Negli anni ’70 si inizia a parlare di inserimento degli alunni diversamente abili nella scuola di tutti. Qualche anno prima, il movimento studentesco sessantottino, aveva contestato le scuole speciali ritenendole emarginanti e segreganti e lo stesso don Milani, con il libro scritto assieme ai suoi studenti, dal titolo “Lettera ad una professoressa”, definiva la scuola dell’epoca “un ospedale che cura i sani e respinge i malati“, denunciando il sistema scolastico e il metodo didattico che favoriva l’istruzione delle classi più ricche, lasciando la piaga dell’analfabetismo in gran parte del Paese.

Ripercorro la stagione dell’inserimento attraverso alcuni passaggi fondamentali.

•Il movimento studentesco del ’68 condanna le scuole speciali tacciandole cone scuole segreganti. Sposa lo slogan I care (letteralmente mi importa, mi interessa, ho a cuore in contrapposizione al “me ne frego”!
•Don Milani, qualche anno prima aveva scritto assieme ai suoli allivi della scuola di Barbiana “Lettera ad una professoressa”, definendo la scuola dell’epoca “un ospedale che cura i sani e respinge i malati”.
• La riscenca e la scienza iniziano a portare novità importanti. U. Bronfenbrenner nel suo paradigma ecologico intende l’ambiente di sviluppo del bambino come una serie di cerchi concentrici, legati tra loro da relazioni, iniziando così a tracciare la strada per un inserimento nell’ambiente vissuto dal bambino disabile.
•La Legge n. 118/1971 prevede l’inserimento degli allievi con disabilità lieve nelle classi comuni della scuola dell’obbligo, ma sono loro ad adeguarsi alla scuola.
•Critico Canevaro: non basta inserire il bambino nella scuola senza che questa si avvicini all’alunno disabile
•Decreti delegati 1974 si parla di integrazione scolastica e di superamento di ogni forma di emarginazione nella scuola, organi collegiali. medicina scolastica e quella socio-psico-pedagogica devono collaborare
•Commissione Falcucci offre una riflessione organica e quanto mai avanzata sul piano istituzionale e psicopedagogico in ordine al complesso problema dell’educazione speciale.
•Il documento della Commissione Falcucci è considerato la magna carta dell’integrazione scolastica
•Nel DOCUMENTO Si traccia il profilo del docente specializzato

In un nuovo post mi occuperò delle leggi che hanno poi portato all’integrazione scuolastica.

Liborio Butera:

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