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Vieste, tanto bella, ma tanto cara

La vacanza 2022 ha avuto come tappa una magnifica località pugliese, Vieste. La località balneare si affaccia su mar Adriatico ed è posizionata nella parte orientale del promontorio del Gargano (prov. di Foggia).

Di bella è bella, ma non voglio parlarvi della sua magnificenza per questo ci sono già diversi portali che lo fanno, ma piuttosto di quanto è cara!

Premetto che amo la Puglia e che più volte negli anni scorsi l’ho visitata, avevo visitato anche Vieste, gran parte del Gargano compreso il famoso Monte Sant’Angelo, famoso per il santuario di San Michele Arcangelo.

Quella volta lo avevo raggiunto attraversando per intero la Foresta Umbra.

Dopo anni, un po’ per nostalgia, un po’ perchè la Puglia merita di essere visitata, anche spesso, ci sono tornato.

Ho trovato Vieste cara, il caffè, per fare un esempio, lo paghi 1,30 Euro, il famoso pasticciotto leccese 2,40 Euro, un gelato 3,50 centesimi (cono da passeggio), per una coppa seduto al tavolo non te la cavi con meno di 10euro; mediamente per pernottare non spendi meno di 100 Euro a notte, scegliendo ovviamente un albergo a 3 stelle e nemmeno di quelli belli.

La cucina, per quanto buona, è cara, molto cara e se scegli, così come ho fatto io, di pranzare e cenare al ristorante non te la cavi con meno di 120 euro al giorno.

Insomma, per passare qualche giorno a Vieste in maniera dignitosa e vacanziera devi considerare mediamente di spendere 200 Euro al dì.

Poi per carità ci sono anche gli generi alimentari dove farsi farcire un panino, le rosticcerie dove un pollo allo spiedo secco e mal condito lo paghi 10 Euro, per risparmiare ci sono anche i B&B lontani dal centro storico e dal mare, i supermarket etc.

Se ci si arrangia e ci si accontenta magari con 130 euro al giorno passa la paura, ma sono comunque parecchi. Parlandone con un albergatore e lamentandomi di quanto fosse diventata cara, mi ha risposto: Vieste non ha nulla da invidiare a Venezia o a Saint-Tropez (?), ma secondo me in questo caso è emersa la sua parte campanilistica e in questo non posso assolutamente contestarlo.

Cosa diversa invece è Otranto, o la stessa Ostuni, ma di questo vi parlerò in un altro post.

Liborio Butera:
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