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Educazione alimentare su misura

Gli insegnanti della scuola media di Vallo di Lauro, piccolo centro irpino, in collaborazione con l’Istituto di scienze dell’alimentazione (Isa) del Cnr di Avellino,  stanno pianificando  un’importante iniziativa: Un programma di “educazione alimentare su misura”. Il progetto riguarderà 300 studenti: sarà un vero e proprio studio di abitudini e stili di vita che ha l’obiettivo di individuare le necessità specifiche territoriali e, su questi dati, pianificare il programma più appropriato. Attraverso il monitoraggio si cercherà di individuare i fattori critici che determinano la condizione di sovrappeso. La sezione del Cnr di Avellino, attraverso un questionario compilato dai ragazzi, ha identificato i tre fattori di rischio tipici in età pediatrica: portion size, fuori pasto e sedentarietà. Dallo studio è emerso che nonostante i giovani monitorati mangino porzioni normali, l’80% è in sovrappeso, inoltre  un altro aspetto da non sottovalutare riguarda le merendine ipercaloriche che tuttavia in ambiente scolastico vengono consumate appena dall’8% del campione, mentre a casa il dato sale al 40%, dunque appare inevitabile il coinvolgimento dei genitori nella buon riuscita del progetto. Un altro nemico alleato del sovrappeso è la sedentarietà. Nel caso in oggetto tuttavia emerge una differenza sostanziale tra i ragazzi e le ragazze, i primi per la facilità di reperire spazio libero, praticano il calcio, mentre le seconde preferirebbero il ballo, ma la mancanza di strutture attrezzate impedisce loro di praticarlo.  Gli insegnanti partendo da questi dati, allestiranno le unità d’apprendimento sulla scorta delle informazioni ottenute sul territorio. Si adopereranno attraverso le amministrazioni affinché attrezzino il territorio di strutture per le attività sportive extrascolastiche, realizzeranno assieme agli studenti una sorta di atlante fotografico delle porzioni e, in seconda istanza, si svilupperà lo studio degli aspetti qualitativi, che pure sono rilevanti, ma soprattutto faranno educazione alimentare personalizzata per ciascuno di loro con lo scopo di eliminare dalla dieta le merendine ipercaloriche sostituendole con cibi genuini. Un progetto interessante che dovrebbe essere esteso a tutte le scuole del Paese; l’educazione alimentare è, infatti, il primo importante passo per prevenire molte patologie a volte gravi.

Liborio Butera:
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