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Comunicato del Coordinamento Nazionale Diploma Magistrale a risposta dell’articolo intitolato “Comunicato Associazione Nazionale Docenti Abilitati ed Abilitandi”.

Gentile Redazione,
con la presente il Coordinamento Nazionale Diploma Magistrale intende fornire risposte logiche a ciò che viene ribadito,a nostro parere erroneamente, nell’articolo pubblicato da OrizzonteScuola  in data 21/11/2013 (segue link).

http://www.orizzontescuola.it/news/comunicato-associazione-nazionale-docenti-abilitati-e-abilitandi

Il Coordinamento fa presente la sua volontà a non alimentare un’inutile e sterile polemica sul tema “diploma magistrale”, con passaggio di antipatiche e infruttuose accuse da una parte e dall’altra, ma si trova suo malgrado costretto a fornire risposte a comunicati nei quali si interpretano sentenze in maniera imprecisa e viene data nuova linfa a un’antica querelle di cui si potrebbe fare certamente  a meno.
Grazie per l’attenzione.

Dopo la  lettura dell’articolo pubblicato in data 21/11/2013 a cura dell’ Associazione  Nazionale Docenti Abilitati ed Abilitandi relativo alle lamentele causate dall’ipotesi dell’accesso dei diplomati magistrali ai corsi di sostegno,  si precisa quanto segue.
E’ evidente che ormai la lotta di classe si è trasformata , miseri noi , nella lotta IN classe e che grazie ai tagli del personale scolastico effettuati congiuntamente ed a più riprese dai governi succedutisi dal 2008 ad oggi, ogni opportunità di lavoro per i docenti diventa scontro e ancor prima doglianza. La doglianza proviene, come al solito ormai, dai docenti abilitati e abilitandi, che con nostro gran dispiacere, si sentono “stupiti” e “sgomenti” di fronte a quello che loro definiscono “gioco illogico” ed “errore dell’amministrazione”, e che invece altro non è, a nostro parere, che un semplice rispetto delle leggi dello Stato e anche una dimostrazione di buon senso. I nostri abilitati ed abilitandi infatti dimenticano che sono anni ormai che i diplomati magistrali aiutano a  tenere in piedi la scuola italiana, e svolgono (con le dovute eccezioni che però riguardano ogni categoria) in maniera eccellente il loro lavoro. Perchè, ci si chiede, tanto stupore se finalmente c’è la possibilità di fornire loro, previo superamento di selezioni ed esami,  quella stessa “abilitazione”  che gli abilitati stessi definiscono “un percorso dello Stato che certifichi le competenze professionali”, confondendo ancora una volta abilitazione con specializzazione? Non sono i diplomati magistrali professionisti quando viene affidata loro una classe? Non sono professionisti quando redigono un Pei pur in condizioni di “non abilitazione”?
Riguardo poi alle sentenze citate dalle colleghe, sarebbe meglio che le stesse si informassero bene e non, come loro stesse affermano, “dai mezzi stampa”, che notoriamente interpretano, a volte anche in maniera errata e soggettiva, le sentenze ad uso e consumo dei lettori.
Le sentenze citate nell’articolo infatti non entrano nel merito dell’abilitazione contenuta nel diploma, ma nella valutazione del TAR avvenuta nel 2013, PRIMA che  il MIUR rilasciasse  il certificato richiesto dalla ricorrente (QTS), cioè la certificazione di conformità in base alla normativa CEE 36/05 che ci ritiene pienamente qualificati per il tempo indeterminato all’estero.  Ricordiamo inoltre che il recentissimo emendamento Centemero sulle scuole paritarie conferma irrevocabilmente  l’abilitazione dei diplomati magistrali per queste ultime e la conseguente possibilità  di assumere i docenti a tempo determinato ed indeterminato . Quindi ogni sentenza ante 10/13 e’ ormai surclassata e sorpassata dai fatti e non può essere presa a esempio per sostenere la tesi della non abilitazione dei diplomati magistrale . Detto questo  crediamo infine che una certa dose di livore e poca competenza giurisprudenziale accompagni certi tipi di comunicati che, come sempre, sono un guazzabuglio di opinioni e sentiti personali e non il frutto di un’ analisi reale del contesto e della situazione .

Liborio Butera:
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