HUAWEI: l’assistenza non è affatto valoce e causa disagi
Ricevo e pubblico la lettera di un mio collega che ga il telefono HUAWEI in assistenza dal 26 settembre scorso e non riesce a venirne a capo.
Ho acquistato il mio P8 ad Aprile 2016, dopo 4 giorni il telefono si è improvvisamente spento e non si è acceso più, ho pensa beh succede, mandato in assistenza è rientrato dopo oltre un mese, con causa del guasto: problema software.
Poco dopo il telefono ha cominciato di nuovo a dare i numeri, mandava messaggi da solo, chiamava da solo, immettava password da solo, si collegava ad internet ed altro sempre tutto da solo.
Per motivi personali non trovandomi a casa ho portato il tel in assistenza nuovamente il 26/09//2016 risultato? Oggi dopo due mesi il cellulare ancora non è rientrato, credo sia una situazione spiacevole per me che vista la serietà con cui si pubblicizza huawei mi ero spinto a comprere un vostro prodotto, mi ritrovo invece oggi a non usufruire del prodotto acquistato che intanto sta diventando vecchio (sapendo voi stessi con che volocità diventa obsoleto o vecchio un cellulare) ad oggi dovrei scoraggiare all’acquisto a chi mi dovesse chiedere info su huawei, e questo non perchè credo che huawei non sia un’azienda seria ma perchè l’assistenza crea sicuramente grossi ritardi ed imbarazzi nei contatti.
Sono passati due mesi e sono sicuramente più dei 15 gg lavorativi dichiarati come tempi massimi di risposta dell’assistenza.
Mi è stato consigliato di inviare questo reclamo all’indirizzo e-mail mobile.it@huawei.com, ma viene restituito un messaggio assurdo: ovvero che per poterlo inviare deve contenere 1000 parole, un poema in pratica.
Ho provato tuttavia e ripetere più volte il messagio, copiandolo ed incollandolo per raggiungere il numero di parole richiesto, ma il risultato è lo stesso. Quanto raccontato è ampiamente dimostrabile sia dalle chat che ho aperto con l’assistenza tecnica, sia dalle e-mail, sia dalle continue telefonate al numero messo a disposizione dall’azienda che a quanto pare rispondono operatori dell’Est Europa.
Adesso, preso dallo sconforto, ho pensato di chiedere visibilità ad un mio collega che ha un blog seguitissimo, allo scopo di sollecitare l’assistenza di Huawei.