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Il Cibo scandinavo è la nuova frontiera del benessere?

La dieta nordica è stata rilanciata in tutta Europa da un libro di gran successo in Francia, Régime nordiche di Anne Dufour e Carole Garnier e già qualcuno prevede, per le ricette scandinave, la stessa fama della dieta mediterranea. Ne parla Egle Santolini su La Stampa insieme a Giorgio Calabrese. Ora che si va verso i mesi invernali infatti adottare una dieta con pesci grassi, rape, barbabietole, aneto, erba cipollina aiuta a combattere il freddo. E le motivazioni per passare a questo tipo di dieta sono più che ragionevoli visto il record delle aspettative di vita dell’Islanda, che vanta una media di 79,4 anni per gli uomini e 82,9 per le donne, polverizzando così anche il primato del Giappone.

Una ricerca del Centro Antidiabete dell’Università di Lund attesta poi che un regime alimentare basato su alimenti tipici della tradizione svedese testato per quattro settimane su 44 soggetti sani ma in sovrappeso ha ridotto molte spie di un’alimentazione scorretta, dalla pressione al colesterolo Ldl fino ai lipidi nel sangue.

L’errore sarebbe quindi quello di giudicare la cucina scandinava come rozza e poco acculturata considerando che a Copenaghen c’è anche il Noma, ristorante che nel 2011 ha vinto il titolo di migliore tavola al mondo. Ma per il professor Calabrese certi cibi è meglio lasciarli in Scandinavia, considerato che ogni paese ha una tradizione alimentare adeguata al clima. Eccezione su tutte le diete la fa poi quella Mediterranea che è universale, non a caso riconosciuta recentemente Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

via Club di Papillon


Liborio Butera:
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