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SNIS – Le affermazioni del responsabile nazionale ci lasciano increduli

Può essere considerato sindacalista un tale che anzichè tutelare i diritti dei lavoratori, di tutti i lavoratori, è il primo a negarli? A nostro parere no, eppure tale Prof. Andrea Iuliano, responsabile nazionale insegnanti di sostegno, oggi su Orizzontescuola si è esibito in un numero che ha lasciato increduli in generale tutti i lavoratori, in particolare tutti gli insegnanti in esubero e forse anche i suoi stessi tesserati. E dire che nel comunicato aveva esordito bene affermando che: “La guerra tra poveri non ci appassiona, ci stimola, invece, la ricerca delle pari opportunità tra docenti di ruolo e precari“. Però poi scrive: “Come sindacato siamo contrari a qualsiasi agevolazione per il personale in esubero…” e per questo personale in esubero si dicono “favorevoli invece, ad una eventuale ricollocazione dei docenti in esubero a condizione che frequentino un corso di specializzazione biennale di almeno 800 ore, pagato di tasca loro…” Si, proprio così, “pagato di tasca loro“! Se un’affermazione simile la facesse il comico di Zelig sicuramente rideremmo tutti a crepapapelle e la cosa finirebbe lì, ma a farla è lui prof. Andrea Iuliano a capo di un sindacato che sicuramente è sensibile ai bisogni dei più deboli, ma in questo caso pare essersene dimenticato.

Lette tali affermazioni, siamo costretti a sottolineare che un buon sindacalista cose simili non le penserebbe nemmeno e se invece le pensasse non si oserebbe di dirle, figuriamoci a scriverle, perchè un sindacalista bravo e preparato saprebbe che esiste una legge che regolamenta tale materia ed è il “Testo Unico” sulla Scuola, in particolare l’art. 482 recita:
1. Nei casi di modifica di ordinamenti scolastici ovvero di programmi di insegnamento, i docenti di materie non più previste e comunque diversamente deno…minate o raggruppate, sono assegnati dal Ministero della pubblica istruzione, su conforme parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, a materia o gruppo di materie affini, conservando a tutti gli effetti lo stato giuridico ed economico in godimento.
2. Su proposta del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, il Ministro della pubblica istruzione può disporre la frequenza obbligatoria di apposito corso di aggiornamento e di qualificazione.

Da parte nostra non possiamo che consigliargli di studiarsi meglio la normativa, perchè (e siamo volutamente ridontandi) se a parlare è il comico di Zelig possiamo anche riderci sopra, ma se a farlo è un sindacalista, no, ci cadono le braccia!

Liborio Butera:

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  • Le riconversioni professionali in Italia (che sono cose diverse dai titoli di studio perchè derivano da esigenze diverse) sono a carico del datore di lavoro, specie se il datore di lavoro è lo Stato. Sono convinto che le direttive europee in materia di riconversioni non siano diverse da quelle italiane.

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