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ITP – ATA: cancellazione del comma 81, di chi è la paternità? Ci scrive Paolo Grillo

Riceviamo e pubblichiamo la lettera “aperta” che il (grande) Paolo Grillo ci ha inviato allo scopo di  fare chiarezza circa la paternità della cancellazione del comma 81. Comma che avrebbe visto i docenti di laboratorio in esubero transitare (in maniera illeggittima n.d.r) nei ruoli del personale ATA.

In allegato potete scaricare tutta la documentazione necessaria inviataci dall’AID [scarica gli allegati]

Cari colleghi,
mi dispiace molto la questione creatasi sulla “paternità” dell’iniziativa che ha portato all’abrogazione del detestato comma – certo non per la bandierina, visto che lavoriamo da decenni senza soldi e senza nemmeno un’insistenza (specie fino a poco tempo fa) sulla necessità dell’iscrizione all’Associazione che ha ottenuto tutti i risultati normativi della categoria ed è la diretta prosecuzione di quei colleghi che nel 1946 fondarono la categoria e il suo primo sindacato.
Mi dispiace invece perché questo ovviamente allontana e divide, specie quei colleghi che potrebbero finalmente accettare di unirsi e ricevere le consegne e la memoria storica – come chiedo da anni- che mi trovo a portare ancora per passione e necessità a ben 4 anni dal pensionamento.
Non conosco direttamente Paolo Latella ma certo è tra i colleghi “giovani” che potrebbero – tutti insieme e collaborativamente – rilanciare l’associazionismo di categoria e contribuire a concludere quel che l’AID ha iniziato e quasi concluso ma il MIUR pare voler travolgere.
Quello che mi consola è che egli usi toni pacati e non polemizzi direttamente con noi , scaricando la responsabilità soprattutto sul PD (per il quale non voto, per essere chiari personalmente, anche se non di questo si tratta, mentre, udite udite, ho votato e rivoterei anche per IDV, specie dopo l’opposizione alle scelte di Monti!) (Quanto all’Unicobas: è stato costituito con atto fatto dal mio notaio, con me presente ma non firmante perché in dissenso dall’uscita dai Cobas; io da solo ho anticipato il milione di lire che costò, poi restituitomi dai soci fondatori; avevo scritto due punti cruciali dello statuto; i fondatori erano tutti – e spero restino tuttora, come per me loro – grandi amici, in primis D’Errico…) (Trattasi dunque a maggior ragione di “contraddizione interna al popolo” e non certo “antagonistica”, e come tale spero che con queste righe la risolveremo).
Ma ora mi trovo costretto a precisare – amichevolmente e fraternamente, come innanzi tutto contributo alla comprensione reciproca e di tutti – che il collega Latella da un lato si sbaglia materialmente e dall’altro sopravvaluta la portata del suo contributo; mentre da parte nostra riconosco volentieri che il comunicato dell’AID – non solo non scritto da me (come rarissimamente è avvenuto in tutti questi anni) ma da me conosciuto solo dopo che l’estensore l’aveva spedito a Liborio (infatti quando Liborio mi ha telefonato avendolo ricevuto io pensavo si riferisse al resoconto della Camera), prendendo l’iniziativa e scavalcandomi per puro entusiasmo del risultato ottenuto , scrivendo a caldo mentre io ero fuori con la famiglia (e infatti non è firmato né inviato da me) – è parzialmente inappropriato quando sembra escludere, nei toni prima che nelle parole, che altri (tra i colleghi) abbiano potuto anche solo muoversi nella stessa direzione. Cosa che invece sarà sicuramente avvenuta, anche se, credeteci, per mole ed incisività – al MIUR, MEF e Camere – il nostro lavoro da ottobre ad oggi è stato come un ininterrotto cannoneggiamento con bombe di gran peso, rispetto a qualche possibile altrui affondo episodico (e ce lo dicono le controparti!).
Quando alle 19 e 30 circa ho visionato il comunicato, ho capito subito questo limite ed ho scritto una nota a mia firma premessa al comunicato ormai uscito e pubblico, nella quale, alle 20 e 15, senza sapere del testo di Latella a Butera, metto a punto i fatti senza esaltazione, allegando le poche righe di Guspini per l’AID (ormai era pubblico da ore…)e il testo del corretto emendamento risolutore (che è quello del PD). Lo allego nella mail mandata per la pubblicazione a Emilio Bianchi alle 21 circa.
Nel merito, “porteremo le carte” che mostreranno il percorso del provvedimento e del nostro intervento – ma fin d’ora da una parte si vede subito che il collega Latella confonde gli emendamenti (il 50.3 che cita non c’entrava nulla con il comma 81, il 50.10 del PD sì)[vedi testi che allego, dall’altra non dice (ma noi sì, nel mio comunicato delle 20 che doveva essere già sul sito) quello che invece poteva davvero giustamente rivendicare: il suo contributo a far presentare l’emendamento 62.7 di Zazzera, che pure prevede, esso sì!, la soppressione del comma 81(e infatti abbiamo subito ringraziato Zazzera) – evidentemente solo contributo, visto che anche a Zazzera personalmente ci siamo rivolti noi, sia in quanto collega di partito del Sen.Giambrone (che al Senato – mi pare su sola nostra ultratempestiva richiesta!, perché nessun altro mi pare intervenne – presentò, facendolo firmare da quasi tutto il gruppo IDV, lo stesso emendamento soppressivo oggi richiesto e presentato alla Camera, appunto il 62.7) sia in quanto presentatore dell’interrogazione in Commissione VII sugli ITP (questa sì immagino presentata su istanza di Latella – visto che, per inciso, noi non abbiamo mai chiesto questo tipo di intervento perché nei famosi 30 anni abbiamo verificato che a quasi nulla serve…) sia in generale come fatto per tutti i membri della Commissione Istruzione (per rispetto di Zazzera, credo che egli si attivi anche quando la richiesta di intervento non proviene da Unicobas…).
Per quanto attiene al documento scritto da Latella – che sarebbe stato decisivo -, se è quello che ho intravisto tempo fa è certo un buon contributo ma …. noi avevamo spiegato anche più puntualmente ed in tempo reale (durante la discussione del DDL di stabilità) la gravità del comma già 87, tanto da aver costretto l’estensore del comma a disconoscerlo e a nascondersi nell’anonimato sia al MIUR che al MEF (il resoconto della 2° parte della “battaglia sul comma 87” non l’abbiamo pubblicato, pur pronto da mesi, perché poteva compromettere la soluzione di oggi – lì si vede bene, ora, a risultato ottenuto, pubblicheremo…)

Allego:
1 – La nota AID mia, con allegato il comunicato “contestato” comprendente l’esatto emendamento risolutore (PD). [la invio con inoltro a parte perché si veda l’orario]
2 – una pagina (tratta in copia identica dal fascicolo della Camera sugli emendamenti) che riporta anche l’emendamento 50.3 che cita Latella: è copia esatta del fascicolo emendamenti ed è evidente che l’emendamento 50.3 di Zazzera e altri dice solo di sopprimere l’articolo 50 del DL 5/2012, che non c’entra NULLA con la soppressione del famoso comma 81, che invece è prevista dal comma 5 del successivo art.sostitutivo del 50 previsto nell’emendamento 50.10 del PD (approvato).
Vi saluto e vi abbraccio tutti, nella speranza che il chiarimento puntuale ci aiuti a camminare finalmente TUTTI INSIEME per risolvere le molte questioni restanti e A VINCERE!
Paolo Grillo per AID