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Quando le nostre vite diventano carne da macello, buone solo per far soldi!

Riporto questa notizia ANSA che evidenzia cosa accade ai risultati delle sperimentazioni scientifiche e quali vengono pubblicati e quali nascosti. Come al solitito di mezzo ci sono interessi, grossi interessi, soprattutto da parte dell’industria farmaceutica che sulle malattie lucra e pure parecchio. In calce all’articolo pubblico la previsione di uno degli scienziati più validi del nostro Paese che non ha avuto – almeno in Europa – il giusto riconoscimento, si tratta di Valsè Pantellini, un genio!

“ROMA, 7 NOV – Quasi un terzo delle sperimentazioni cliniche non vengono pubblicate cinque anni dopo il loro completamento: è quanto rileva uno studio pubblicato sul British Medical Journal (Bmj), di cui parla anche l’Agenzia italiana del farmaco. Come spiega la ricerca, su 585 trial registrati sul sito Clinicaltrials.gov, che monitora e raccoglie le sperimentazioni negli Stati Uniti, circa 171 studi, pari al 29%, sono rimasti inediti cinque anni dopo la conclusione. Gli studi non pubblicati hanno coinvolto quasi 300mila partecipanti, per la precisione 299.763, e la mancata pubblicazione è risultata essere più comune per le sperimentazioni che avevano ricevuto finanziamenti dall’industria (32%), rispetto a quelli non sponsorizzati dalle aziende (18%). Anche rispetto ai trial pubblicati su ClinicalTrials.gov, la mancata pubblicazione è più comune tra quelli che avevano ricevuto finanziamenti di origine industriale, rispetto a quelli che non ne avevano, secondo lo studio. ”La mancanza di disponibilità dei risultati di questi studi – rilevano i ricercatori – contribuisce al cosiddetto bias di pubblicazione, cioè la tendenza a pubblicare solo i risultati positivi di uno studio, e costituisce un fallimento circa la necessità di onorare il contratto etico, che è la base per esporre i partecipanti allo studio ai rischi inerenti alla partecipazione alla sperimentazione. Sono necessarie ulteriori misure di salvaguardia per garantire la tempestiva diffusione pubblica dei dati delle sperimentazioni”. (ANSA)”.

Diceva Valsè Pantelliniagli inizi degli anni 90: “Ci sono degli interessi enormi, prima di colpire questi interessi bisogna stare attenti anche noi di colpirli bene cosi da farli degradare nel tempo.
Tutto il mondo oggi vive sul denaro, e Lei sa quanti migliaia di miliardi ci sono in giro in questo momento sulla sua testa.
Se la medicina si è instradata su un’unica strada questa non è colpa mia. E’ colpa del destino dell’umanità. Anche del vostro! Perché di li al 2015, se non prenderemo provvedimenti seri, saremo uno contro uno col cancro”

Gianfrancesco Valsé Pantellini (Stella Rossa [equivalente al Nobel] in Russia per il protocollo Chernobyl ed eletto Membro Onorario dell’Accademia delle Scienze di New York)

La prima cura è l’informazione!

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