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Clamoroso: chi possiede un PC deve pagare il canone RAI!

Questa notizia ha del clamoroso: chi possiede un PC a casa e non ha un televisore è costretto lo stesso a pagare il canone RAI. A stabilirlo non è la RAI, precisa l’ufficio stampa Rai, dopo la “pioggia di ricorsi” che sarebbero arrivati nella sede piemontese del Garante per il contribuente da parte di chi è stato invitato a pagare il canone pur avendo soltanto un pc e non un apparecchio televisivo. La legge in questione pressappoco recita: “chiunque possieda un apparecchio atto o adattabile a ricevere programmi tv”. E non importa se questo apparecchio non è collegato a nessuna antenna TV. Come sapete la tassa ormai è sul possesso e non sull’antenna. La solita legge “dissangua popolo” che serve a far cassa per garantire i soliti privilegi alla solita “casta” e non importa se è costituita dai politici.


Secondo l’Adusbef e Federconsumatori è “un abuso, assimilare i personal computer, per i quali si chiede addirittura il pagamento del canone, ad un televisore”. In questo senso le due associazioni si dicono “determinate nel denunciare gli abusi dell’agenzia delle entrate di Torino, che minaccia addirittura le ganasce fiscali per quegli utenti che non hanno un televisore, o perché hanno disdettato l’abbonamento, o perché non lo hanno mai avuto”.


Anche Bonelli, dei Verdi, insorge contro il ministero dell’Economia e il “suo” ministro Padoa Schioppa: “Le lettere che ingiungono il pagamento del canone televisivo a chi possiede un pc o un videofonino firmate dal Sat (sportello abbonamenti tv) sono un atto illegittimo: questo della Rai e dell’organo del ministero dell’Economia è un inaccettabile attacco al popolo del web”. Continua: “Su questa grave vicenda segnalata da ‘La Repubblica’ – ha aggiunto – chiederò un intervento immediato del ministro e dell’Authority delle Comunicazioni”.