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    Categories: scuola

Riforma della scuola, ecco i quadri orario (ufficiosi)

Dopo l’approvazione della disastrosa riforma della scuola (epocale perchè nessuno mai prima aveva osato tagliare tanto all’istruzione, 8 mld di euro), tutti gli addetti ai lavori, ma anche famiglie e studenti, attendono con impazienza la pubblicazione dei nuovi quadri orario.

In attesa di quelli ufficiali potete, se volete, dare un’occhiata ai quadri orari ufficiosi. Questo è il collegamento [link] vi trovereta una esaustiva raccolta di quella che è stata l’escalation di una riforma voluta solo da Tremonti e da chi vuole risparmiare sull’Istruzione.

A voi eventuali riflessioni.


Liborio Butera:

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  • Sul fatto che ci volesse un riordino della scuola secondaria e che qualsiasi assetto avessero voluto dare, avrebbero sempre trovato muri, siamo tutti concordi.
    Mi vedono concorde sul principi di tagliare la spesa pubblica.
    Ciò che mi turba è la volontà di passare a un modello didattico anglosassone misto senza far comprendere ai cittadini cosa stia avvenendo.
    Fondamentalmente la nuova riforma sposta al privato la formazione dei giovani.
    Riducendo le ore scuola e i laboratori  nell’ordine secondario, dovremmo anche essere chiari nel dire alle famiglie e alle imprese che dovranno provvedere di tasca loro alla formazione tecnica e scientifica dei giovani.
    Può cambiare il sistema, ma sono le persone che fanno la differenza.
    Nonostante la riduzione delle nascite, negli ultimi 20 anni gli studenti di scuola superiore sono cresciuti: ciò implica che attualmente in classe abbiamo allievi che un tempo sarebbero già stati inseriti nel mondo del lavoro.
    I nostri attuali studenti sono mediamente di livello basso, hanno scarse capacità linguistiche e non parliamo di quello logico matematiche.
    La vera  riforma sarebbe la selezione.
    Da generazioni stiamo investendo in debiti scolastici e recuperi , quando dovremmo investire in qualità, premiando gli allievi capaci. Questa è la realtà.
    A tutto ciò si somma una crisi d’identità della famiglia italiana che assegna alla scuola oneri educativi che dovrebbero essere di sua competenza.
    L’educazione al rispetto degli altri e alla legalità, non è esattamente un compito della scuola secondaria. Tutti i giorni sui quotidiani leggiamo di episodi di bullismo.
    Ci vorrebbe solo più chiarezza nel dire alle famiglie di iniziare già a mettere mano al portafoglio per investire privatamente nella formazione dei figli per dare loro modo di poter competere con il futuro mondo del lavoro.
     
     

  • Caro Liborio,
     
    alle 11,03 del 4 febbraio 2010, l'Ansa ha battuto la notizia: la Riforma scolastica delle superiori, regolamenti compresi, è passata! Il Governo ha alzato il pollice verso il cielo e dopo 50 anni la scuola pubblica dei giovani è cambiata. Tutta la destra ha applaudito, peccato però che con questa riforma quasi tutti i docenti precari rimarranno senza lavoro.
    Io insegno da 25 anni e sono di ruolo da 22, in tutti questi anni ho assistito ai diversi cambi al "timone" del Ministero dell'istruzione, promesse... promesse, tagli... tagli... niente di nuovo... mai delle leggi che migliorassero il sistema scuola dall'alunno al docente... che favorissero l'integrazione vera, che consentissero un vero aggiornamento del corpo docenti, che definissero un vero sistema di valutazione dell'insegnamento... tutto lasciato allo sbando... noi docenti dobbiamo inventarci la didattica, perchè i programmi degli indirizzi scolastici sono obsoleti... in 22 anni ho cambiato 8 pc, ho speso tantissimi soldi per l'aggiornamento... mai una lira di rimborso... adesso la scuola cambia... si rinnova... così affermano i signori al Governo... vedrete e assisterete il prossimo anno scolastico alla rivolta degli alunni, quando scopriranno che negli istituti tecnici si uscirà tutti i giorni alle 13,30 con due rientri pomeridiani... alle manifestazioni dei docenti che perderanno il lavoro, ma questo non è lecito saperlo... non bisogna raccontarlo... a scuola si rimarrà di più... pur facendo meno ore... i laboratori? Le sperimentazioni? Tutto ridotto... alla faccia dello slogan delle destre.... Dall' 1 febbraio 2010 non ci sono più i soldi per pagare gli straordinari, è successo in molte scuole della Lombardia... al sud e al centro succede già da diversi anni, piano piano non ci saranno gli stipendi per pagare le supplenze ai precari... la situazione è gravissima.
    Prima di preoccuparci del metodo e dei contenuti, dei criteri di valutazione, del voto in condotta, dei progetti e delle patenti europee, bisogna mettere nelle condizioni gli insegnanti di arrivare a fine mese... come dice Roberto Saviano... uno che fa il palo... per la camorra, per la ndrangata, la mafia, la sacra corona unita guadagna 100 euro al giorno... ecco... la mafia ha stabilito che il prezzo minimo per vivere... è 3000 euro al mese!
    Noi poveri lavoratori, che apparteniamo alla società "pulita" guadagnamo la metà... e dobbiamo soltanto sopravvivere... lo Stato... non può competere... è battuto, è sconfitto sul proprio territorio!!!
    Ai figli che storiella dovremo raccontare? Io dirò la verità... soltanto la verità!

    Paolo Latella
    Responsabile IDV Gruppo Tematico Scuola Lodi

     
    Paolo Latella
    Docente di laboratorio di informatica gestionale c/o l'ITCG A. Bassi di Lodi
    Titolare dello Studio S.I.P.
    Iscritto all'Albo dei Periti e degli Esperti - C.C.I.A.A. di Lodi (Italia)
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