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    Categories: scuola

La storia di Laura, docente di ruolo da 11 anni, diventata precaria per effetto dei tagli!

Sono tantissime le mail che quotidianamente riceviamo da parte dei colleghi che descrivono come la loro (la nostra) scuola stia cadendo a pezzi per effetto dei tagli inflitti da questo Esecutivo.

L’ultima in ordine di tempo arriva da Brescia, ci scrive Laura,ci parla della condizione dei docenti di ruolo, in particolare di quelli delle scuole alberghiere e delle tante ore di lezione tagliate.

 

Brescia, 2 dicembre 2010

Caro Liborio,
leggo nel tuo blog le notizie e informazioni relative alla scuola, le tristi vicende vissute dai colleghi precari ma voglio essere testimone della condizione di chi è di ruolo.
Dopo 13 anni di precariato trascorso in vari Istituti, da 11 anni sono di ruolo in un Istituto alberghiero di 500 alunni circa. L’abbiamo costruito con fatica e sacrificio: concorsi, lavori extra, partecipazioni a manifestazioni, ore di lavoro, molte volte gratuite.
Funzionava bene, benissimo, prima di questo massacro. Sono demoralizzata a volte rassegnata, poi penso ai miei ragazzi che amo e trovo così la forza di dare il meglio e lottare; si parla di agonia ed è così.

Quando entro in classe e mi trovo davanti 28 alunni di cui 1 o 2 diversamente abili, (in alcune classi durante le mie ore non ho l’insegnante di sostegno); 5 o 6 alunni dislessici i quali hanno bisogno di attenzioni particolari (utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi), 7 o 8 alunni stranieri per i quali si devono attuare dei piani di lavoro specifici, cado nello sconforto.
Inoltre la mia materia, “Ricevimento”, (ma lo stesso vale per Cucina e Sala) ha avuto con la Riformasartoriale (tagli, tagli e solo tagli, riforma ha un altro significato), nel biennio una diminuzione di un’ ora settimanale pur essendo una materia di indirizzo, in totale ne restano due. Due ore a settimana! In terza sparisce la qualifica e le ore da 12 diventano 6!!!

Avevamo 3 cattedre di Ricevimento, sono rimaste 2 cattedre+4 ore, la sentenza sarebbe toccata a me, se non avessi una mamma di 87 anni e quindi in virtù della 104, godo dell’assistenza al genitore anziano; ha perso il posto la collega, la quale dopo ben 35 anni di lavoro, si trova la cattedra suddivisa in 3 scuole. Questo finché campa mia madre e poi che ne sarà di me? . Quando gli alunni mi chiedono se sarò la loro insegnante il prossimo anno, cosa posso rispondere??? “Dipende dalla longevità della mia mamma”??

Pesanti sono le situazioni relative ai precari, ma pensa a noi Docenti dopo anni e anni di servizio. Dobbiamo considerarci fortunati di avere avuto una cattedra l’anno corrente, ma il prossimo anno cosa ci riserverà? Non lo sappiamo…
Altra geniale trovata alla quale non sono riuscita a dare una spiegazione: come mai nell’indirizzo turistico in quarta e quinta siano state abolite due materie importanti per la formazione dei futuri operatori nell’ospitalità: storia dell’arte e geografia!!!!!!!!
Per non parlare degli stage, ore obbligatorie che gli alunni di quarta e quinta devono effettuare, con un problema: MANCANO I FONDI!!!
Queste sono solo alcuni dei moltissimi disagi con i quali ci troviamo ad operare ogni giorno, scusa di questa mia e grazie se mi leggerai, Laura

Liborio Butera:

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  • @ Stefano: La collega ha voluto evidenziare un altro tipo di disagio, perchè i tagli non penalizzano solo chio è precario, ma anche chi è di ruolo.
    Cerchiamo di non essere permalosi e di non attaccarci a queste sottigliezze :-)

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