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Miele – Attenti a quello infarcito di pesticidi e arricchito con zuccheri

Il miele italiano vive una stagione di successi e oggi può contare su 50mila eddetti per una produzione di 360mila quintali l’anno. Nel congresso degli apicoltori che si è svolto a Saluzzo (Cuneo) non sono, però, mancati gli allarmi. Il primo pericolo arriva dai neonicotinoidi, il cui divieto di utilizzo scadrà nel giugno 2013. Proprio questo divieto aveva permesso di riportare la produzione alla normalità dopo il crollo del 50% nel 2008 dovuto all’improvvisa moria delle api. Il secondo pericolo è, invece, quello del mercato: il miele italiano d’acacia si vende a circa 5 euro al chilogrammo all’ingrosso, quello cinese arriva a meno di 1,5 euro e per questo conquista sempre più spazio. Però: “Attenzione – avverte il presidente dell’Unione apicoltori Francesco Panella sulla Stampa di domenica – quello non è miele ma un prodotto assemblato con l’aggiunta di zuccheri“. E sempre sulla Stampa è il professor Calabrese a consigliare il miele definito “una riserva di energia pronta all’uso” ideale per bambini che vanno a scuola, donne in gravidanza e soprattutto sportivi sottoposti a sforzi.

via Club di Papillon

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