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GENOVA – ALL’IMPROVVISO TUTTI INGEGNERI….

Riporto qui sul mio blog, la riflessione di Nino Gambino, sui fatti di Genova, lui ingegnere lo è per davvero.

All’improvviso l’italia si sveglia e si accorge di essere un paese che cade a pezzi. Mi domando ma prima del crollo del ponte Morandi dove eravamo. È possibile mai che debbano accadere sempre delle disgrazie come quella di Genova per mobilitare la coscienza popolare su una determinata problematica. Di chi è la colpa? Molti diranno che la colpa è della politica, altri della corruzione, altri dei progettisti, altri del destino.

La colpa a mio avviso è di tutti noi cittadini che isolati nel nostro piccolo egoismo attento solamente a tutelare cio che ci appartiene o che può interferire con le nostre vite non ha mai compreso il significato della cosa pubblica come se la stessa non ci appartenesse e che quindi non meritasse la nostra attenzione. La cosa che è di tutti è di nessuno quindi che me ne frega se i rifiuti vengano abbandonati in ogni dove, o se le strade sono piene di buche, o se gli edifici pubblici non rispettano le normative, o, come nel caso di Genova, non si fanno gli opportuni monitoraggi e manutenzioni.

D’un tratto ci scopriamo un popolo di ingegneri che ha competenze strutturali e tutti criticare il progettista Morandi come se fosse il peggior progettista mai esistito. Che ne poteva sapere il povero Morandi che dopo oltre 50 anni le sue opere negli anni non abbiano ricevuto il benché minimo monitoraggio o manutenzione e che il traffico veicolare delle merci su gomma nel 2018 abbia raggiunto livelli così spropositati o ancora peggio che si eseguono dei lavori di manutenzione senza le opportune indagini. Ricordo che le strutture sono come gli atleti devo compiere delle prestazioni fisiche e che prima che le compiono si sottopongono ad accurate visite mediche al fine di valutare se l’organismo è in grado di resistere.

Oggi dopo la disgrazia tutti alla ricerca del colpevole da bruciare sul rogo e tutti a giocare allo scarica barile delle responsabilità in modo da avere la coscienza a posto difronte alla società. Tutti a segnalare lesioni a ponti, viadotti, sottopassaggi, ecc. Per l’amor di Dio giustissimo, ma con la consapevolezza di non innescare insterismi o paure infondate e sopratutto avendo pronte fondi e soluzioni valide per risolvere il problema. Ricordo che se una struttura da indizi di problematiche strutturali si può monitorare e limitare eventualmente il traffico dei mezzi pesanti senza necessariamente chiuderla ed abbandonarla definitivamente al degrado già in atto e creare enormi disagi e danni economici ad interi territori. Lo so che il mio pensiero è in disaccordo con la maggior parte degli slogan e post sul web ma ha mio avviso, vista la specificità della materia, è corretto far svolgere il lavoro ad esperti del settore ingegneristico che conoscono la materia è non alimentare facili e pericolosi insterismi nella popolazione e negli amministratori che, visto il quadro normativo vigente, portano inevitabilmente alla chiusura di tratti viari molto importanti per la vita socio-economica del nostro territorio.

La speranza è che non debba succedere un’altra disgrazia per affrontare altre importanti questioni nella nostra amata Italia.

Nino Gambino