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“Tre bicchieri” al Rosso Conte

Lasciatemi fare un po’ di sano campanilismo, per una volta. Lasciatemi parlare di un vino rosso straordinario che i siciliani come me, conoscono bene, ma non solo. Più conosciuto come  “Rosso Conte”, in realtà nasceva nel 1970 come “Regalali Riserva del Conte”. Ebbene cari amici a questo vino siciliano la Guida Vini d’Italia 2008 di Slowfood e Gambero Rosso da’ il massimo dei voti. Uno straordinario riconoscimento che premia la serietà della storica cantina siciliana Tasca D’Almerita. Il vino in origine era nato da un Nero d’Avola, coltivato ad alberello con una piccolissima aggiunta di Perticone, altra varietà autoctona siciliana.  Ma con il tempo ha subito diverse evoluzioni, l’ultima, la più significativa voluta da Alberto e Giuseppe Tasca d’Almerita risale alla vendemmia 2003, in cui il Rosso del Conte è divenuto definitivamente il vino di Tenuta, poichè il Nero d’Avola è affiancato alla migliore selezione vendemmiale delle altre uve a bacca rossa presenti in azienda. E’ un vino che nasce da vigneti di altitudine che variano dai 450 a900 metri, dunque ventilati e soleggiati come solo la Sicilia riesce a fare.

Liborio Butera:

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  • Terra stupenda e dai mille colori! Solo la Sicilia poteva donarci un simile regalo!
    Diciamo che tra Sicilia e Piemonte stai messo bene a calici Liborio!
    Parenti anche in Toscana? Così la tua cantina personale è completa!!! :-))))))

  • I vini siciliani sono una favola, soprattutto quelli autoctoni. E' bello abbinare prodotti Piemontesi a vini siciliani e viceversa. Noi poi abbiamo una predilezione per il Nerello Mascalese (che ne dici Libò).

  • Sono d'accordo, il Nerello Mascalese è un vitigno poco conosciuto dal quale però nasce un vino di tutto rispetto. I produttori siciliani invece di seguire strane mode dovrebbero concentrarsi di più sui vitigni autoctoni della Sicilia e il Nerello mascalese potrebbe dare grandi soddisfazioni.

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