attualità

Riforma dei Licei, il punto di Gaetano Passarelli

Che dire. La differenza con quanto scritto da Aprea salta agli occhi.

Punto primo. Dal Senato della Repubblica, arriva una importante conferma (piu’ che altro per il resto del mondo, dato che la ReteLST lo dice da sempre): *QUELLA* opzione e’ stata messa li’ per fare tesoro dell’esperienza dei Licei Scientifici Tecnologici attivati negli *ISTITUTI* *TECNICI*.
A noi forse non fa un gran effetto, lo sapevamo bene, ma e’ una conferma molto importante, di cui *TUTTI* dovranno prendere atto, se non l’avessero ancora fatto.

Punto secondo. Sempre dal Senato (meglio abbondare, hai visto mai che magari strada facendo qualcuno si dimentichi chi e’ che dice cosa), dicono che si’, e’ sensato mettere questo segmento (cosi’ ben sperimentato nei tecnici, i cui ottimi risultati tutti conoscono, aggiungo io) nell’istruzione liceale (TRADUZIONE: visto che un vero liceo scientifico ce l’abbiamo, mettiamolo nell’ordinamento che gli compete, quello dell’istruzione liceale).

Punto secondo bis, a margine. Dato pero’ che per l’ordinamento dell’istruzione Tecnica avete scelto i nomi “Economico” e “Tecnologico”, allora forse e’ meglio evitare confusioni e togliere l’aggettivo tecnologico dal nome dell’opzione liceale (ragione di buon senso, condivisibile).

Punto terzo. E’ sempre il *Senato* della Repubblica a parlare “Guardate (Governo) che pero’, cosi’ com’e’, quella opzione non va bene. L’offerta formativa a cui si rifa’, quella che tanti eccellenti risultati ha dato, e’ completamente diversa: qui mancano le ore di didattica di laboratorio e mancano i docenti di laboratorio.

Punto quarto. Dice il Senato: metteteceli! Aggiungete (riequilibrate) all’opzione (che chiamerete come vi pare), sia le ore di laboratorio, sia i docenti di laboratorio (tecnico-pratici).

Punto quinto. Concludono dal Senato. [Siccome sappiamo che Tremonti vuole fare cassa,] forse non ce la farete a fare quanto vi diciamo, ma allora si preveda che, “eventualmente”, se proprio i soldi non si trovassero (ma se cercate bene li trovate! Eppoi non ce ne vogliono nemmeno cosi’ tanti…), sia data la possibilita’ alle scuole, *ANCHE* nell’ambito del POF, di fare quanto detto (TRADUZIONE: se alcune scuole hanno gia’ i i docenti di laboratorio, oltre ai laboratori attrezzati, non disperdiamo queste risorse e si permetta loro di articolare l’offerta formativa dell’opzione aggiungendo sia ore di didattica di laboratorio, sia docenti di laboratorio).

Questo (parere) era l’ultimo atto formale atteso, prima della seconda lettura degli schemi di regolamento in Consiglio dei Ministri.
Ora, tecnicamente, la Cabina di Regia puo’ scrivere i testi definitivi dei regolamenti (che verranno poi approvati dal Consiglio dei Ministri), facendoli precedere da tutta una serie di “sentito”, “visto”, “preso atto” ecc. ecc… Ad uno di questi dovra’ seguire la seguente dicitura: “il parere della VII Commissione Istruzione Senato”… E *quel* parere, ora sappiamo che e’ quello scritto qui sopra 🙂

Ritengo il parere espresso dalla VII Commissione del Senato semplicemente perfetto!
La ReteLST fu invitata in audizione presso tale commissione in data 24 novembre 2009. In quella sede, il collega Rossano Guarnieri (in rappresentanza della ReteLST-ER), ed il sottoscritto, portammo ai senatori le istanze della ReteLST.
All’epoca ne uscimmo con una impressione favorevole, perlomeno dal punto di vista dell’ascolto da parte dei senatori presenti.
Oggi sappiamo che il seme gettato allora ha portato buoni frutti.

In questi mesi la ReteLST ha seminato molto. Ovunque se ne presentasse l’occasione.
Spesso i nostri semi hanno dato buoni frutti. Ora manca l’ultimo frutto, quello piu’ importante, su cui ancora nulla e’ dato di sapere.

Non so quale sara’ il testo definitivo che uscira’ dal consiglio dei ministri, ne’ quando uscira’.
So che abbiamo fatto tanto. So che chi deve decidere, ora, ha tutte le “carte in regola” per dare al Paese un modello di scuola all’avanguardia, che ci permetterebbe di guardare all’Europa e al futuro con un po’ piu’ di ottimismo 🙂

Emanuela Pierguidi, con la solita sagacia, ha gia’ evidenziato altre parti estremamente significative del parere espresso dai senatori (una su tutte: l’organico pluriennale funzionale di istituto)
Davvero, a questo punto, chi ha la responsabilita’ di prendere la decisione finale non ha piu’ alibi.
Perche’ e’ vero che il Governo puo’ ancora fare quello che gli pare (i Pareri infatti sono tutti consultivi), ma e’ altrettanto vero che, dopo oggi, se vorra’ scrivere (sbandierare) di aver *RECEPITO* il parere della VII Commissione Istruzione del Senato (che e’ stato votato *solo* dalla maggioranza politica che sostiene questo Governo), lo potra’ fare unicamente a certe determinate e specifiche condizioni.
A loro la scelta.

Condivido infine l’invito di Remo Barison, di far conoscere e amplificare la portata di questo parere anche sul forum (ex)Indire, gestito e seguito da chi, appunto, dovra’ scrivere i testi definitivi…
http://nuovilicei.indire.it/content/index.php?action=riforma&id_m=7789&id_cnt=7848