Allarme minorenni: sei su dieci bevono e il 40% già fuma
L’allarme lo ha lanciato il MOIGE (movimento italiano genitori) dopo aver condotto uno studio sui minorenni italiani. Quanto è emerso è preoccupante: i minorenni italiani bevono, si ubriacano la percentuale è alta, sei su 10, il 60%. Quattro su dieci (il 40%) inizia a fumare già in tenera età.
L’indagine del MOIGE:“I divieti trasgrediti dai nostri figli”, è stata condotta con il Dipartimento di Psicologia dell’Università “Sapienza” di Roma, oltre all’alcol e al fumo si è indagato anche su giochi con vincite in denaro, pornografia, videogiochi 18+. Insomma il quadro che è emerso è tale che i genitori devono alzare il livello di guardia.
Di seguito riporto la prefazione curata da Maria Rita Munizzi e il calce trovate il link che permette di scaricare il contenuto completo dell’indagine, consiglio tutti di leggerlo con attenzione.
PREFAZIONE
Troppo spesso i minori entrano in contatto con “mondi” che dovrebbero essere loro preclusi. Tra gli under diciotto c’è chi beve alcolici, fuma, fa uso di videogiochi inadatti, guarda pornografia ed ha accesso a giochi con vincite in denaro. Questa indagine da noi promossa, inquadra il fenomeno dei divieti che vengono trasgrediti dai minori, in relazione a queste cinque aree critiche.
Da genitori è fondamentale che impariamo a conoscere i nostri figli e a proteggerli dalle situazioni a rischio. Per questo, dobbiamo avere ben chiaro che il nostro comportamento può influenzare le loro vite. Interessante quanto emerso dall’indagine: la mancata disapprovazione da parte dei genitori può indurre il minore a osservare un comportamento scorretto. Anche altri fattori possono portare ad avvicinarsi ad alcol, sigarette, videogiochi 18+, pornografia e giochi con vincite in denaro. Per esempio, la scarsa vicinanza affettiva tra i familiari, la pressione da parte del gruppo di amici oppure una lassità educativa da parte dei genitori. Tutti elementi che vanno a costituire un profilo di minore potenzialmente a rischio. Anche i distributori e produttori dei prodotti vietati, devono fare la loro parte nel monitorare e controllare con rigore la loro filiera distributiva per impedire l’accesso dei minori.
Noi saremo sempre vicini ad ogni famiglia nel sostenerla affinché vigili con la massima attenzione sulle scelte dei ragazzi. All’ormai fallito metodo educativo del “vietato vietare”, bisogna invece promuovere un’educazione responsabile e comprensiva, ma anche rigorosa e rispettosa delle regole, con i “no” che aiutano a crescere. Unitamente a ciò, confidiamo anche nel senso di responsabilità e legalità degli adulti venditori di prodotti 18+, perché rispettino sempre la legge, affiancando di fatto i genitori nel loro compito educativo.