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economia e lavoro

L’Italia non attrae più, scappano anche gli immigrati

La crisi economica italiana sembra non arrestarsi più. Oltre agli italiani adesso a scappare via sono anche gli stranieri, quest ultimi un tempo si accontentavano di fare i lavori che gli italiani non facevano più, forse non ci sono più neanche quelli . A fare la triste fotografia è l’ISTAT che riporta nel dettaglio tutte le percentuali, percentuali che fanno paura e che non lasciano presagire nulla du buono.

ADNKRONOS – Italiani di nuovo emigranti, mentre il Belpaese attrae meno stranieri. E’ l’immagine che emerge dai dati diffusi oggi dall’Istat secondo cui mai così alto è stato il numero dei nostri connazionali in fuga negli ultimi dieci anni. E c’è un aumento del 14% degli stranieri che se ne vanno dall’Italia.

L’Istat rivela infatti che circa 44 mila emigrazioni, sulle complessive 125mila registrate nel 2013, riguardano cittadini stranieri. Il numero di cittadini stranieri che lasciano l’Italia è in aumento rispetto all’anno precedente (+14,2%), ma ancor più marcato è l’incremento dei nostri connazionali che decidono di trasferirsi in un paese estero. Il numero di emigrati italiani, continua l’istituto di ricerca, è pari a 82 mila unità (il più alto degli ultimi dieci anni) in crescita del 20,7% rispetto al 2012. Tale incremento, insieme alla contrazione degli ingressi (pari a mille unità, 3,5% in meno del 2012) ha prodotto nel 2013 un saldo migratorio negativo per gli italiani pari a -54mila, quasi il 40% in più di quello del 2012 nel quale il saldo risultò pari a -38mila.

Gli italiani che scelgono un paese straniero vanno soprattutto, spiega l’Istat, in Regno Unito, Germania, Svizzera e Francia. Nel loro insieme questi paesi accolgono oltre la metà dei flussi in uscita. Le migrazioni da e per l’estero di cittadini italiani con più di 24 anni di età (pari a 20mila iscrizioni e 62mila cancellazioni) riguardano per oltre il 30% del totale individui in possesso di laurea. La meta preferita dei laureati è il Regno Unito.

Complessivamente, secondo l’Istat, nel 2013 le immigrazioni dall’estero sono state 307mila, 43mila in meno rispetto all’anno precedente. Si tratta di un calo del 12,3%. E il calo delle iscrizioni dall’estero è imputabile ai flussi che riguardano i cittadini stranieri, il cui numero scende da 321mila nel 2012 a 279mila nel 2013. Cifre che evidenziano una minore attrazione degli stranieri verso il nostro paese. Inoltre, si osserva anche una contrazione delle iscrizioni dall’estero di cittadini italiani che sono passati da 29mila a 28mila unità.

Con 58mila ingressi la comunità più rappresentata tra gli immigrati è quella rumena, anche se rispetto al 2012 i romeni risultano in calo di 23mila unità (-29%). Seguono poi la comunità marocchina (20mila), cinese (17mila) e ucraina (13mila). In termini relativi, calano significativamente anche le iscrizioni di cittadini ecuadoriani (-37%), ivoriani (-34%), macedoni (-26%) e polacchi (-24%).