Dopo la nostra denuncia, il Sindacato USB di Milano bacchetta di santa ragione il preside reggente “sceriffo brianzolo” di una Scuola Superiore di Monza
Vi ricordate il preside (reggente) sceriffo della Scuola Superiore di Monza, l’impavido brianzolo “senza macchia” e senza paura che ha pubblicato le 2 circolari con cui obbligava i Docenti a timbrare il badge e negava i permessi retribuiti e le ferie per “dictat” con regie circolari interne come se fossero Decreti Ministeriali o addirittura Leggi dello Stato. (Leggete la nostra denuncia) Orbene, come al solito, grazie alla nostra pronta segnalazione, oggi è partita la prima diffida (che vi alleghiamo in visione) da parte di un Sindacato di Base della Scuola (USB http://scuola.usb.it/ ) a cui va tutto il nostro plauso, la nostra stima e tutta la degna riconoscenza di un’operatività…
Circolare ammazza diritti emessa da un impavido preside reggente di una Scuola Superiore di Monza
E’ incredibile cosa un impavido preside reggente di una Scuola Superiore di Monza riesce a scrivere su carta intestata (ricordiamo che la Scuola è una pubblica amministrazione e quindi sottoposta ad una normativa giuridica civile, penale e contrattuale). Il furbone è lo stesso che nell’ottobre 2012 emise la circolare che vi riproponiamo in visione con cui obbligava i Docenti a timbrare il badge. Il 19 aprile 2013 invece, in un bel mattino di aprile, si sveglia è decide di non concedere i permessi retribuiti e le ferie in spregio al CCNL Scuola (artt. 13 e 15), alla Carta Costituzionale (art. 36) e al Codice Civile (art. 2109), ora, che Brunetta…
Mozzarella? No, Monzarella
La crisi falcidia le fabbriche e la Brianza torna a guardare all’agricoltura, con un nuovo progetto dedicato alla mozzarella. Il Giorno racconta la storia della “Monzarella” che, prodotta con latte certificato bio del Parco di Monza e lavorata presso un caseificio di Muggiò, sarà sul mercato a partire da lunedì. Questa, però, è solo l’ultima tappa di un progetto di recupero agricolo della provincia che attualmente può contare su dodici agriturismi, quattro fattorie didattiche e sessanta aziende che vendono direttamente al pubblico. Nei prossimi giorni sarà anche firmato un protocollo della filiera del pane per vincolare i ristoratori ad acquistare solo prodotti locali. via Club di Papillon