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Denominazioni – A Bruxelles qualcosa si muove

Qualcosa si agita a Bruxelles, scrive Giorgio Dell’Orefice su Il Sole 24 Ore di sabato, e alcune importanti novità sono in arrivo sulle denominazioni. Il numero in Italia è il più alto d’Europa (225), ma la redditività non procede di pari passo, anzi l’80% del mercato è in mano alle prime 5: Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Prosciutto di Parma, Prosciutto di San Daniele e Gorgonzola. Per questo sono stati elaborati alcuni correttivi nel “pacchetto qualità” in prima lettura a luglio: revoca delle Dop non utilizzate per cinque anni, disciplina per l’utilizzo delle Dop in altri prodotti alimentari e la differenziazione tra marchi che vanno all’estero e no. “Occorre presentare – spiega Liberatore, presidente dell’Associazione Italiana fra i Consorzi delle Indicazioni Geografiche – una lista con non più di 15/20 prodotti sui quali trattare per la tutela in sede europea”. Non finisce però qui, perché secondo Liberatore sarebbe anche necessario introdurre una programmazione dell’offerta: “Uno strumento che può consentire alle aziende di regolare la produzione in base alla domanda, tutelando sia i prodotti Dop che i redditi degli agricoltori”.

via Club di Papillon

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Liborio Butera:
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