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Il “coraggio” per rilanciare l’agricoltura italiana passa dall’impegno dei territori di Vercelli-Biella: “In tanti e determinati oggi all’assemblea di Roma”


VERCELLI/BIELLA, 4 luglio – “Ci vuole coraggio per costruire la ripresa e l’agricoltura di Vercelli e Biella è pronta a fare la sua parte. Determinata e con convinzione”.
Si è da poco conclusa a Roma l’Assemblea nazionale di Coldiretti iniziata in mattinata e che, tra i 15 mila imprenditori agricoli giunti al Palalottomatica da ogni angolo d’Italia, ha visto una folta rappresentanza delle nostre due province: erano oltre cento, infatti, gli imprenditori agricoli scesi in pullman dal comprensorio di Vercelli e Biella; grande la partecipazione dell’intero Piemonte, con migliaia di imprese che, dalla regione, hanno raggiunto la capitale.
In testa, i vertici dell’organizzazione agricola interprovinciale, il presidente Paolo Dellarole e il direttore Marco Chiesa. Sono loro a rispondere alla chiamata del presidente nazionale Sergio Marini, che chiede un impegno dei territori d’Italia per lo slancio finale alla costruzione della Filiera Agricola Tutta Italiana.
“Sollecitazioni importanti sono state date al mondo della politica, rappresentato dai quattro ministri presenti oggi: alla politica chiediamo sburocratizzazione e semplificazione vera, coesione e attenzione alle necessità del settore primario, in tema di fiscalità, credito, tutela delle produzioni e delle filiere. Istanze che siamo pronti a ribadire sul territorio, nel segno del dialogo e del confronto, consapevoli che per raggiungere risultati veri occorre essere seri e propositivi”.

Molti i temi al centro della relazione del presidente nazionale Marini: dal crollo della spesa e dei consumi alimentari degli italiani, alla perdita di marchi storici del made in Italy, i rischi di frodi, alle contraffazioni e agli Ogm.
Inoltre si è sottolineato il valore positivo e trainante del modello agricolo italiana che crea lavoro, incrementa il prodotto interno lordo e vede una crescita dell’export made in Italy.
“Un sistema in cui il comprensorio di Vercelli e Biella gioca un ruolo fondamentale: territori testimoni di un’agricoltura antica che, tra le prime nel settentrione italiano, cullò i primordi della coltivazione del riso; un’agricoltura oggi all’avanguardia nelle proposte di innovazione, con i progetti di Campagna Amica (da poco si è aperta la prima Bottega del territorio, a Larizzate) e della Filiera Agricola tutta Italiana: un’agricoltura che sa comunicare le proprie peculiarità e attrarre pubblico, grazie alle imprese che si aprono alla società con i Punti vendita aziendali, con gli agriturismi e con i quattro Mercati Agricoli che si svolgono ogni mese nelle due province.”
Ma “la difesa della distintività italiana deve essere una priorità della politica perché da essa dipende la prospettiva di futuro del Made in Italy, nell‟alimentare e non” – sottolinea Marini che chiede alla politica di concordare sulla firma del decreto sulla clausola di salvaguardia, unico strumento per dire definitivamente e rapidamente “no” agli Ogm in Italia.
E proprio contro gli Ogm si è schierata con decisione e chiarezza il ministro delle Politiche Agricole De Girolamo. Non da ultimo, c’è da superare la crisi dei consumi che, anche sul territorio, ha cambiato radicalmente le abitudini dei cittadini: la spesa alimentare delle famiglie italiane è tornata indietro di venti anni per effetto del crollo che si è verificato dall’inizio della crisi nel 2007, con un’inversione di tendenza mai accaduta dal dopoguerra.
Una situazione – ha reso noto Coldiretti in assemblea – aggravatasi nel 2013 in cui prosegue il drammatico crollo storico della spesa che non è mai stato così pesante con le famiglie italiane che hanno tagliato gli acquisti per l‘alimentazione, dall’olio di oliva extravergine (-12%) al pesce (-11%), dalla pasta (-9%) al latte (-6%), dall’ortofrutta (-4%) alla carne (-1%) per una contrazione media nell’agroalimentare del -3,4%,

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