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La melina capziosa del MIUR sulle graduatorie ad esaurimento

Una ridda di indiscrezioni si leva quotidianamente dal MIUR, l’ultima, se confermata, ha del clamoroso.
Udite udite: dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha imposto al MIUR di riaprire le graduatorie ad esaurimento e permettere dunque l’immissione a pettine dei precari con lo spostamento di provincia, il ministro Gelmini ha pensato bene di rivolgersi all’Avvocatura dello Stato che non ha potuto far altro che confermare quanto statuito dalla Corte Costituzionale.
Dalle indiscrezioni in nostro possesso, pare che il MIUR non voglia dare ascolto nemmeno all’Avvocatura dello Stato, ergo, la mossa di rivolgersi a detto apparato, assume le vesti di un mero stratagemma burocratico con il sol fine di perdere ulteriormente tempo; allo scopo di ritardare oltremodo l’emanazione dei provvedimenti normativi afferenti l’aggiornamento delle ormai martoriate graduatorie ad esaurimento (“nervoso” aggiungiamo noi) .
Tanto è vero che, prima che il MIUR emani il Decreto Ministeriale di aggiornamento, è necessario che il Parlamento approvi un Decreto Legge (in quanto l’attuale Legge sull’aggiornamento è stata annullata dalla Sentenza di cui sopra) proprio per questo motivo si teme un allungamento dei tempi, e le nuove graduatorie non saranno pronte per le operazioni di nomina dell’A.S. 2011/2012, ergo, attingeranno dalle vecchie graduatorie sia per gli incarichi a tempo determinato sia per le immissioni in ruolo.
Come sapete ARL tiene le orecchie ben tese e come sempre non esita a rendere pubbliche tutte le indiscrezioni che man mano entrano in nostro possesso.