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Mosto concentrato nel vino, la denuncia di Carlin Petrini

Paradosso del vino in Italia: si utilizza il mosto concentrato (lo zucchero ricavato dall’uva) anche in una delle vendemmie più calde e zuccherine di sempre. Carlin Petrini sulla prima pagina di Repubblica denuncia la stranezza dell’autorizzazione data da quasi tutte le Regioni relativa all’utilizzo del mosto concentrato e rettificato, che viene di solito usato per aumentare il grado alcolico dei vini in annate fredde e piovose. “Se proprio si volessero manipolare i prodotti della terra – scrive Petrini – il nostro problema sarebbe quello di dealcolizzare il vino e non di arricchirlo inutilmente”. Il sospetto, avverte anche Angelo Gaja, è che alcune industrie abbiano pensato di sopperire alla diminuzione delle rese con la creazione artificiosa di vino grazie allo sfruttamento di questo espediente. “Da misura straordinaria – protesta il presidente dei Vignaioli Indipendenti, Costantino Charrere – questa pratica si è trasformata in malcostume”.

via Club di Papillon