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    Categories: scuola

Con la Gelmini rischiano di scomparire gli istituti professionali e i tecnici

Ecco come per magia ricomparire il fantasma della riforma Moratti e per l’ennesima volta la scuola superiore ricomincia ad entrare in agitazione. A riesumare quella riforma bocciata da Scuola, Confindustria, Studenti e Società Civile, c’ha pensato nientepopodimeno che il ministro Gelmini: “Riprenderemo il sistema dei licei previsto dalla Moratti, al quale affiancheremo una riqualificazione, una valorizzazione della formazione professionale e degli istituti tecnici. Il nostro intendimento – ha sottolineato il Ministro – è applicare la riforma dal 2009, senza disperdere ciò che è stato fatto prima“. E’ pure imminente. In realtà quella riforma anziché riqualificare gli istituti tecnici e professionali li snaturava facendo perdere fior fior di discipline e attività laboratoriali “professionalizzanti”. Esattamente nelle stesse intenzioni del ministro Gelmini: “il decurtamento orario degli istituti tecnici e professionali verrà applicato soprattutto alle materie professionalizzanti”. Facciamo qualche esempio concreto per capire quali figure scomparirebbero: cuochi, enologi, maitre di sala e bar, periti meccanici, elettrotecnici eccetera eccetera. Esattamente quelle figure che ancora il mercato del lavoro richiede. Alla faccia della lungimiranza!

Liborio Butera:

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  • io ho l'idea che l'intelligenza di questa donna sia direttamente proporzionale a quei orrendi occhiali che indossa...

  • Il problema della scuola è la solita guerra tra poveri che in qualche modo è provocata dall’”alto”. Niente istituti tecnici più licei vuol dire più insegnanti di matematica e lettere. Ciò mi lascerebbe ingenuamente pensare che sono loro il potere della scuola e che soprattutto sono in numero più elevato (sarebbero meglio rappresentati). Sebbene confindustria, le aziende e altre associazioni si lamentino di non avere abbastanza "periti" tecnici”, dal lato operativo di scelta il Governo procede sempre in modo opposto (si salvaguarda il potere sopra citato?).
    Per esperienza anche personale vi assicuro che oggi e soprattutto in Italia è molto più facile trovare lavoro da diplomato tecnico che da laureato (qualunque disciplina compresa ingegneria).
    Pero affolliamo i licei ……...
    L'altra cosa di cui volevo parlare sono i corsi serali o per adulti. Tali corsi come si sa stanno per essere eliminati. Il danno sociale sarà notevole in quanto si potrà accedere alla stessa formazione solo frequentando istituti privati ovviamente a pagamento. Per chi ha una minima esperienza sa chi sono gli studenti del corso serale: stranieri, italiani lavoratori, studenti con problemi. Tutti appartengono ad un ceto sociale almeno da un punto di vista economico basso. Poi si vanno a snocciolare statistiche e dati (i numeri sono presentati in genere in modo poco preciso ed incerto) in cui si dice che il livello di analfabetismo è ancora molto elevato se non in crescita. Vi invito a fare la vostra considerazione!
    Questa è la scuola della qualità: tagli di cattedre e scomparsa di interi istituti.
    Un’ultima considerazione riguarda i precari. Si recitano slogan di questo tipo: … basta con i precari … se non ci sono soldi non lavorano, ….. scuola non è un ammortizzatore sociale.
    Prima di tutto bisogna ricordare che gli insegnanti di ruolo provengono dal precariato e solo per una questione di tempo sono passati effettivi. Secondo che senza i precari non so come si sarebbe fatto in quanto sarebbero mancati almeno il trenta per cento degli insegnanti. Terza cosa gli insegnanti precari si sono abilitati con corsi SSIS specifici della durata di 2 anni e che erano a numero chiuso (se volete equivalenti al concorso), e molto impegnativi nonché costosi. Ebbene se una persona decide di fare tutti questi sacrifici (ricordiamoci che parliamo di persone laureate) come si fa ad essere un peso nullo della società che vive con l’assistenza de “l’ammortizzatore sociale scuola” (un po’ offensivo se volete).
    Grazie della pazienza al malcapitato lettore.
    Saluti

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