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    Categories: attualità

La pesca di Bivona, una squisitezza

“Si dice in giro che è la più buona” noi l’abbiamo degustata e se non è la più buona è sicuramente tra le più buone, ci riferiamo alla gustosa Pesca di Bivona. Frutto che prende il nome della località nella quale è prodotta, appunto Bivona, piccolo centro montano in provincia di Agrigento. La coltivazione nelle campagne bivonesi della Pescabivona ha avuto inizio negli anni ’50, da subito si è dimostrata particolarmente pregiata per le sue caratteristiche bio-agronomiche e fu denominata “Pesca di Bivona” o meglio conosciuta e diffusa come “Agostina”, con maturazione che va dalla fine di agosto alla prima decade di settembre. Il frutto è particolarmente vellutato, è di media pezzatura, con polpa di colore bianco crema, con lievi venature rosse, sapore dolce e gradevolmente aromatico. Il profumo è davvero inconfondibile, come si suole dire sa veramente di pesca, cosa ormai rara, specie per le pesche vendute nella grande distribuzione che non sanno quasi di niente. Complimenti vanno sia agli agricoltori bivonesi, sia ai politici locali, che hanno saputo valorizzare e promuovere il frutto, operazione che ha portato importanti benefici economici su tutta l’area interessata alla sua coltivazione.

Liborio Butera:

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  • Sempre squisitezze nostrane!
    Bene Liborio! Quanta roba buona abbiamo da mostrare, siamo il paese in cui si mangia meglio e sano. L'importante è che la gente non si faccia ingolosire dai fast food e dai ristoratori senza scrupoli!

  • Hai ragione Giuseppe, il nostro è un Paese ricco di bontà genuine, peccato però che i giovani gli preferiscono sempre più i fast food. :(

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