Se la nostalgia vi attanaglia, c’è la bambola sexy!
A San Vendemiano, nel Trevigiano, un giorno di qualche tempo fa, al sexy shop “Tentazioni” si è presentato un tizio con tanto di casco e foto alla mano. Voleva una bambola con le sembianze del suo ex amore. E’ la novità dei sexy toys ed arriva direttamente dall’ America. E’ la “real doll” e costa un pacco di soldi. Diego Bortolin, titolare dello shop, ha detto: “Abbiamo riprodotto l’immagine nei minimi particolari, anche nella dentatura. In media una “real doll” costa 5mila euro, in questo caso siamo arrivati ai 18mila dollari, circa 15 mila euro”. E’ personalizzata in base alle esigenze del cliente, con dettagli che fanno il baffo al…
Baby Down, una bambola che rispetta le diversità
Sarà pure vero, però l’idea di creare una bambola con tratti somatici della sindrome di Down a nostro avviso sembra già da sola innescare una polemica. Non è una provocazione e nemmeno un giocattolo creato esclusivamente per la vendita profit. In realtà, in base a ciò che si evince dalle intenzioni della casa produttrice, questo bambolotto è stato diffuso a partire dalla Spagna per educare sulle diversità .
Spot. La scarpa dal motore in più
Siamo alle solite. Chi si arrangia e dice grazie e chi non si accontenta. E questo “accontentarsi” suona quasi fuori luogo e purtroppo ad ogni età . Quasi dai tempi delle calende greche sappiamo che la pubblicità è il paese dei balocchi. Una volta c’era quello di Pinocchio, adesso invece no. Il balocco non è più un giocattolo tanto desiderato dai bambini; magari una bambola di pezza oppure un camioncino, che un tempo giungevano via caminetto la notte di Natale. Oggi è molto di più. E’ fortemente avvilente starsene davanti la tele e guardare l’ennesima réclame, dove il “gioco” in questione è una scarpa da ginnastica di una famosa catena…
Bebé Gloton. Bimbe! Imparate l’allattamento!
Non è possibile che si possa osare tanto. Specie quando le “vittime” sono delle bimbe; che finiscono inconsapevolmente con l’emulare ciò che una mamma, per natura concessa, compie come il gesto più dolce del mondo. Una volta una puerpera, per pudicizia e nella propria intimità con la sua piccola creatura, delicatamente e lontana da sguardi indiscreti, poggiava sul proprio seno la bocca del bimbo, per nutrirlo e farlo crescere con la propria sostanza. Adesso l’allattamento e la suzione sono diventati un business accalappiasoldi. Non bastano ninnoli inutili e costosi, di cui le nostre mamme, savie della loro esperienza, non ne conoscono neppure la (finta o presunta) praticità. Adesso, dopo bambolotti…