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Governo pinocchio!

Ormai la politica di questo governo è chiara: tasse e tagli; tagli e tasse. I settori colpiti sono sempre i soliti: sanità, scuola, servizi ed enti locali. Esattamente gli stessi del governo precedente, ma il centro-sinistra di allora, seduto tra i banchi d’opposizione, almeno a parole si opponeva fermamente a quella politica.

Le notizie degli ultimi giorni non sono buone, soprattutto per la scuola. Secondo Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda degli Insegnanti, questo governo non ha fra le sue priorità quella di garantire la qualità della Scuola al Paese tant’è che “condanna l’istruzione italiana a scendere a un livello sempre più basso”.

La prova di ciò si trova nelle intenzioni del Ministero della Pubblica Istruzione che a quanto pare intende tagliare 33 mila posti nei prossimi tre anni, di cui 11 mila già a partire da settembre: 6 mila unità nelle scuole superiori, 5 mila nella scuola primaria e non potranno più essere assegnati posti di sostegno in deroga. Quest’ultimo punto riguarda i soggetti più deboli in assoluto della scuola, gli studenti diversamente abili.

I tagli, oltre al personale docente, riguarderanno anche gli ATA, nel prossimo triennio saranno tagliati di 1000 unità tutto a scapito della tanto osannata qualità della scuola.

Nelle intenzioni del governo pare ci sia la volontà di introdurre un altro perverso meccanismo: le scuole che riusciranno a tagliare di più, saranno premiate. Il premio sarà costituito proprio dai risparmi derivati dal taglio del personale.