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il 20 giugno si parte con il nuovo esame di stato, ma le novità riguardano più i commissari che i candidati.

Gli esami di Stato iniziano il 20 giugno con lo scritto di italiano, il giorno dopo proseguono con la seconda prova scritta, mentre la terza, quella formulata dalla commissione, si svolgerà il 25. Subito dopo iniziano gli orali. I candidati all’esame rispetto allo scorso anno scolastico troveranno sostanziali novità, prima fra tutte la composizione della commissione esaminatrice che non sarà composta da soli membri interni e da un commissario “aleatorio” bensì da tre membri interni al consiglio di classe e tre docenti esterni compreso il presidente ai quali però sarà abbinata un’altra quinta. Con questo restauro il ministro Fioroni cerca di recuperare la serietà dell’esame che a causa dei soliti tagli operati negli anni si era persa per strada. Purtroppo però nel ristabilire la serietà dell’esame, il ministro si è scordato di ristabilire in egual misura i fondi. La cosa comica è che se ne sono accorti in forte ritardo. Si dice che chi in questi giorni sia transitato dalle parti di viale Trastrevere ha percepito suo malgrado una certa agitazione, causata probabilmente dalla corsa contro il tempo per reperire le risorse necessarie che inevitabilmente non basteranno. Per non scoraggiare gli insegnanti commissari si sta studiando l’applicazione della formula: “un tozzo di pane per tutti anche se poco”. Quest’ultimi però durante l’anno scolastico in corso sono stati obbligati a presentare comunque e a prescindere dalla presenza o meno dei fondi, la domanda di commissario d’esame. A giugno rischieranno di dover svolgere questa delicata funzione con il rischio di percepire solo la metà della spettanza prevista.